Autonomia, Boccia: ‘Calderoli deve tornare in Parlamento con una proposta seria’
L'esponente dem critica duramente la Legge Calderoli dopo la pronuncia della Corte costituzionale. "Nessuna autonomia senza i LEP e le risorse necessarie"
01 Aprile 2025 - 14:41 | Comunicato Stampa

Francesco Boccia, presidente dei Senatori del Partito Democratico (PD), è intervenuto ieri a Fisciano, presso l’Università di Salerno, durante un dibattito su “Autonomia e coesione: missione impossibile?”, esprimendo forti critiche nei confronti della Legge Calderoli e della sua incostituzionalità. La Corte costituzionale, con la sentenza n. 192, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di molte parti della legge, evidenziando seri rischi per la solidarietà tra Stato e Regioni, per l’unità giuridica ed economica della Repubblica, e per l’eguaglianza dei cittadini nel godimento dei diritti.
“Una sentenza monumentale”, l’ha definita Boccia, che ha sottolineato come la destra al governo stia cercando di nascondere gli atti per evitare divisioni interne. Dopo la pronuncia della Corte, il Ministro per gli Affari Regionali, Roberto Calderoli, è sparito dai radar, lasciando il Parlamento senza una nuova proposta concreta.
Boccia ha ribadito che per il PD non ci sono intese con le Regioni senza prima aver apportato le modifiche richieste dalla Corte, come la definizione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) e l’individuazione delle risorse necessarie per finanziare scuola, sanità, trasporto pubblico locale e assistenza. Secondo il senatore, ogni tentativo di aggirare i rilievi della Corte costituzionale troverà il fermo ostacolo del PD, sia in Parlamento che nelle piazze da Sud a Nord.
La critica di Boccia si è concentrata sulla Lega e sul suo disegno di legge, che, pur facendo riferimento ai LEP, non ha previsto alcuna risorsa per finanziarli. In effetti, la legge è un provvedimento a invarianza di spesa, il che significa che non vengono stanziati fondi aggiuntivi per affrontare le diseguaglianze tra le diverse aree del Paese. Boccia ha messo in evidenza che la Corte è stata chiara: senza una definizione concreta dei LEP, non può essere concessa alcuna autonomia, nemmeno sulle materie che non riguardano i LEP.
“Calderoli deve svegliarsi dal suo letargo”, ha dichiarato Boccia, accusando il Ministro di non aver fatto alcuno sforzo per andare oltre l’articolo 116, comma 3, della Costituzione, che riguarda il residuo fiscale. Il PD chiede che il governo torni in Parlamento con una proposta seria, che includa le risorse necessarie e definisca chiaramente i LEP da finanziare per ridurre le diseguaglianze tra le Regioni e tra le aree interne e quelle metropolitane.
