Consiglio comunale, Bilancio approvato a maggioranza. Calabrò: ‘Agito con coraggio e responsabilità’

L’assessore al Bilancio si emoziona: ‘È il voto ad un Bilancio di riequilibrio che ridà fiducia e rilancia l’attività politica’

Irene Calabrò

È l’atto di programmazione più importante per l’Ente Comunale ed arriva, in ritardo (dopo la diffida del Prefetto Mariani), in un momento molto particolare per la città, stretta da una crisi non solo sanitaria per via del Covid, ma anche economica, come conseguenza delle restrizioni imposte dalla pandemia.

L’assessore al Bilancio, Irene Calabrò, nella sua relazione all’aula, carica di passione e con un pizzico di emozione, ha chiesto il voto ad un “Bilancio di riequilibrio” che ridà fiducia e rilancia l’attività politica della maggioranza.

Scongiurato il default

La redazione del provvedimento, votato a maggioranza dall’aula (18 favorevoli, 9 contrari con l’astensione di Pazzano), è stata possibile grazie alle risorse del Decreto Agosto.

La Calabrò ha quindi spiegato che il Comune di Reggio Calabria ha ricevuto un contributo a fondo perduto di € 139.994.845,96 per il triennio 2020/2022 e tale contribuzione consente di approvare il bilancio di previsione finanziario 2020/2022, poiché il medesimo contributo viene utilizzato per il ripiano di una quota importante del disavanzo, per altri oneri straordinari e per l’incremento del fondo rischi in coerenza con quanto disposto dalla Corte dei Conti.

“Il Bilancio porta con se la volontà e la passione, ed il lavoro condotto nel corso degli anni, ed è il frutto di un unico obiettivo rendere protagonista delle nostre scelte la città”.

L’assessore ha ricordato che lo squilibrio presentatosi all’indomani delle pronunce della Corte costituzionale, avrebbe condotto inevitabilmente al default:

“Una ipotesi non accettabile politicamente, l’unica soluzione era rivendicare sei anni di amministrazione virtuosa”.

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‘Con coraggio e responsabilità’

Dopo aver snocciolato numeri e cifre, la Calabrò rimprovera i detrattori e chi non ha sostenuto il provvedimento a suo tempo, affondando:

“Rivestire un ruolo istituzionale è un onore, e difronte alla salvezza della nostra città non c’è bandiera politica che tenga. Non rappresentiamo noi stessi ma l’intera collettività”.

L’assessore ha poi ricordato la chiusura del Piano di riequilibrio 2010 (ripianata interamente la quota residua di disavanzo per il 2020); e poi il ripiano dell’anticipazioni di liquidità (unica misura richiesta dall’amministrazione Falcomatà). Vengono uniformati i piani del disavanzo da riaccertamento straordinario e fino al 2044 sono previste delle quote annuali di ripiano di circa 11 milioni per come prescritto dalla Corte dei Conti. Sarà possibile però saldare i creditori dell’ente rientrando dalla richiesta di anticipazione di Tesoreria per poter chiedere l’uscita anticipata dal Piano di riequilibrio alla Corte dei conti.

“Riteniamo di aver agito con coraggio e responsabilità, pretendendo riconoscimenti per l’azione politico amministrativa fino ad oggi portata avanti. Bisogna ritenere responsabili di ciò che accade le persone che ricoprendo un ruolo, negli anni, dovevano fare e non hanno fatto. La sfida adesso continua e l’impegno successivo sarà orientato ad ottimizzare il risultato”.

Ma non finisce qui, perché la Calabrò annuncia che sarà chiesto al Mef l’apertura di un tavolo tecnico finalizzato alla creazione di un modello di gestione con Reggio capofila, partendo dalla necessità di garantire i livelli essenziali come gli altri Comuni.