Berlusconi ricoverato in terapia intensiva. Condizioni stazionarie

“Siamo tutti vicini al presidente Berlusconi convinti che saprà riprendersi anche questa volta", il pensiero di Mario Occhiuto


Silvio Berlusconi è ricoverato in terapia intensiva del San Raffaele di Milano. L’ex premier, 86 anni, è stato portato in ospedale stamane intorno alle 12. Le sue condizioni sono allo stato stazionarie. Ma, secondo quanto trapela, l’infezione ai polmoni ha provocato al Cavaliere uno scompenso cardiaco e reso necessario il monitoraggio costante di tutti i valori. Berlusconi trascorrerà la notte al San Raffaele e i medici prevederebbero comunque un ricovero di diversi giorni.

Il presidente di FI è si trova nel reparto di terapia intensiva generale e cardiotoracica diretta dal professor Alberto Zangrillo, nel settore Q1. Zangrillo è l’unico autorizzato a dare comunicazioni. Eventuali aggiornamenti saranno diffusi nei prossimi giorni. Ma allo stato non sarà diffuso alcun bollettino medico per decisione della famiglia e della compagna che hanno scelto di mantenere la privacy sullo stato di salute di Berlusconi.

“È ricoverato in terapia intensiva perché non era stato risolto un problema precedente che riguarda un’infezione. Però parla, è tutto quello che so”, ha spiegato il coordinatore nazionale di FI, Antonio Tajani.

Costante la presenza della compagna Marta Fascina, al San Raffaele sono arrivati nel pomeriggio il fratello Paolo, i figli, e la capogruppo al Senato Licia Ronzulli.

L’86enne ex presidente del consiglio era stato ricoverato nel 2022 per una infezione che era stata trattata con antibiotici, mentre nel 2016 aveva subito una operazione per la sostituzione della valvola aortica.

“Siamo tutti vicini al presidente Berlusconi convinti che saprà riprendersi anche questa volta”. Lo afferma il senatore di Forza Italia, Mario Occhiuto. “Il nostro Presidente ha una forte fibra e saprà superare anche questo ostacolo – dice Occhiuto – forte di un affetto che va al di là di ogni recinto politico e che non può non riconoscere quanto egli sia stato importante nella costruzione di un Paese moderno e funzionale a una democrazia dell’alternanza”.