Il Bergamotto, principe degli agrumi presentato al ‘Open’ di Reggio Calabria
19 Marzo 2017 - 18:53 | di Eva Curatola
di Eva Curatola – Si è svolto nel pomeriggio di sabato, nella meravigliosa cornice dello spazio ‘Open‘ di via Filippini, un evento interamente dedicato al Bergamotto di Reggio Calabria.
Ancora una volta il famoso agrume è al centro della scena, protagonista indiscusso dei due libri presentati durante l’occasione: “Storia del Bergamotto di Reggio Calabria” di Pasquale Amato e “Dal frutto al mito” con introduzione e traduzione di A. Faitrop-Porta, entrambi editi dalla Casa “Città del Sole Edizioni“.
Uomo dal grande impegno sociale, instancabile e caparbio, Pasquale Amato aveva raccontato già da tempo ai microfoni di CityNow la sua vita, costellata di battaglie a favore di un prodotto locale, che per noi è sinonimo di identità sociale: il Bergamotto.
Un prodotto che nonostante il grande consumo globale risulta valorizzato solo in parte e che, proprio per questo, spesso perde le sue radici. Sono infatti in pochi a ricordare che l’oro verde di cui si sente tanto discutere cresce solo in una ristretta fascia costiera reggina.
I tentativi di farlo crescere altrove non sono di certo mancati, primi fra tutti i francesi che importano grandi quantità di essenza di bergamotto per impegnarla nel settore dei cosmetici. Nessuno però ci è mai riuscito.
“…s’era verificato un miracolo di natura: tra le distese di aranci, mandarini, limoni e cedri era nato – per un innesto casuale favorito dal microclima e dal terreno – un albero di qualità straordinarie appartenente alla famiglia degli agrumi, ma con le loro caratteristiche positive moltiplicate a dismisura. L’albero era alto da 3 a 4 metri, aveva foglie ovali arrotondate di colore verde scuro e produceva un frutto color limone, di dimensioni leggermente inferiori a quelle di un’arancia. […] Anche il nome sapeva di mistero: “bergamotto”.”
Quello di sabato è stato un evento in cui a far da protagonista non è soltanto il noto scrittore reggino, di profondo impatto è stata infatti anche la presenza chiave di Antonella Cuzzocrea organizzatrice dell’evento, fortemente voluto dalla comunità reggina, e la dimostrazione di Mosè Diretto dell’Azienda Bergarte di Varapodio sulla costruzione delle famose tabacchiere di bergamotto, un prodotto della nostra tradizione contadina famoso nel mondo, ma che purtroppo con il tempo è stato relegato a mero ricordo.
Al centro dell’appuntamento due valori imprescindibili l’uno dall’altro: la tradizione e la storia. Per non dimenticare l’importanza di un prodotto unico al mondo che affonda le sue radici nella nostra terra e diventa quindi parte integrante della nostra tradizione.