Bergamotto Art Festival: a tu per tu con Nazo, DNApoli e Luis Rodriguez
05 Settembre 2018 - 10:03 | di Vincenzo Comi
Di Anna Biasi – Probabilmente non è mai esistita una Napoli senza musica, così come un Sud senza musica. La composizione è un’attività umana astratta e il concetto di arte non è definibile in maniera assoluta. Certo è, che la serata conclusiva della prima edizione del Bergamotto Art Festival, racchiude un cofanetto di emozioni, promosso dalla fondazione Giuseppe Marino, presieduta da Antonio Marino, con il patrocinio del Comune e della Città Metropolitana di Reggio Calabria.
Ad aprire la serata all’arena Ciccio Franco di Reggio Calabria è stata la danza di Francesco Loschiavo e l’interpretazione di Giusy Loschiavo di un brano tratto dal volume Novecento di Alessandro Baricco, un forte e primigenio omaggio al mare, sulle musiche del violinista Lino Cannavacciuolo. Il pubblico si è lasciato avvolgere dalle parole ondose dei Loschiavo per poi lasciare spazio allo spettacolo “Reggio electro night – Dove il mare ascolta”.
Lo show originale del Bergamotto Art Festival si è svolto sempre sul palco dell’arena, con la regia di Michele Pesce, e l’interpretazione di Nazo, Dnapoli e Luis Rodriguez.
Valerio, in arte Nazo, è nato a Torre Annunziata (Napoli), classe 90, ascoltatore di musica black inizia la sua carriera a 16 anni con le freestyle battle. Tecnica perfetta, partecipante nel 2013 del programma Mtv Spit condotto da Marracash, dj ufficiale di Rocco Hunt ha avuto collaborazioni con Guè Pequeno, Clementino e lavora molto con le sue produzioni.
Il ragazzo, 28enne, ha già all’attivo collaborazioni con artisti e rapper della musica black italiana e di oltreoceano. Da una cantina in cui registrava con il calzino davanti al microfono è passato ad investire denaro nello studio, piano, mix e mastering con Gianni Blog. Giovane, ma talentuoso Nazo, è anche molto maturo per la sua età: “Nessuna persona – dice Valerio – arriva in alto senza un team che supporta, che lavora nell’ombra. Mi piace molto lavorare nell’ombra piuttosto che morire di egocentrismo. Bisogna sempre scegliere il percorso che ti fa stare bene perché a fare cose che non piacciono si risulta un po’ finti e forzati”.
A seguire, si è esibito DNApoli (Gianpaolo Della Noce) collezionista e DJ. È un’artista che “scova” musica napoletana degli anni 70 – 80 della scena funk e disco di Napoli.
C’è tanta musica a Napoli che non è mai esistita realmente; musica composta, incisa e poi dimenticata, finita per popolare vecchi ripiani impolverati, bancarelle dei mercatini e scatoloni di interminabili stock di dischi.
E poi sul palco arriva lui, Luigi Andolfi, in arte Luis Rodriguez, venticinquenne napoletano che ha la musica elettronica nel sangue. Già alla tenera età di 7 anni, si è avvicinato molto giovane al mondo dei DJ per abbinarlo alle sue produzioni e creare poi esibizioni con le sue tracce. Tra le sue soddisfazioni più grandi c’è quella di aver prodotto “Nuje Vulimme ‘na Speranza”, la sigla di Gomorra La serie, grazie alla collaborazione di alcuni rapper come Nto’ & Lucariello.
Per l’evento del Bergamotto Art Festival Luis ha preparato un set specifico, ha rappresentato le sue sonorità e le sue radici. Fa produzioni electro house ed ha remixato, tra le sue ultime uscite “Blue” degli Effeil 65 con 400.000 play su Spotify, e remix ufficiale di Robert Miles con “Children” firmato con l’etichetta di Tiesto, disc jockey e produttore discografico olandese e su youtube conta un milione e 600 mila visualizzazioni (https://www.youtube.com/watch?v=Toq6AsCZCbc)…la sua più grande soddisfazione.
La serata a Reggio Calabria del Bergamotto Art Festival, l’oro verde della Calabria, porta un risultato positivo come attesta il Dott. Marino: “Abbiamo avuto delle risposte importanti dalla città e già si sta pensando alla seconda edizione con un programma ampio ed articolato. Nel Festival è presente molta Calabria. tanta Puglia, tanta Campania e molto Sud, anche se quest’anno abbiamo avuto la Fabbrica C che sono di Torino. La missione è valorizzare il nostro Sud e quella di convincerci che siamo grandi prima noi e poi gli altri ospitando artisti nazionali e internazionali”.
Un bilancio del Festival che è frutto di contaminazione tra hip hop, trap, soul, funk sul lungomare Falcomatà e il corso Garibaldi, teatro di strada e le arti del fuoco di Mana, l’energia dei trampolieri Morks, la creatività del body painting con la perfomance di Weronique art, l’estro dello street artist Gennaro Troia e dell’opera in 3D ispirata al bergamotto in piazza Italia. Interessante anche lo spettacolo di Maurizio Ferrieri con la modella Noemi Bellifemine e il ballerino Giorgio Jackson.
L’intento è stato quello di accendere i riflettori sul bergamotto, con la missione di mettere in comunicazione realtà produttive e culturali di una terra, guardiana di preziosissime ricchezze, di sapere e civiltà, consentendo al pubblico un viaggio itinerante tra le emozioni.