Da Reggio a Trieste, tre giovani della comunità minorile partecipano alla Barcolana 2019

I tre giovani arrivati a Trieste, in occasione della Barcolana, fanno parte della comunità penale minorile di Reggio Calabria


Si tratta della regata più imponente al mondo, il suo nome è Barcolana e, quest’anno, ha avuto luogo domenica 13 ottobre 2019, a Trieste. Durante la 51esima edizione della competizione sportiva si è voluto rendere omaggio alle due vittime dell’attentano alla questura.

Poco vento a gonfiare le vele dei partecipanti all’evento, ma tanto agonismo. La Barcolana ha regalato grandissime emozioni agli spettatori ed ai partecipanti provenienti da ogni parte d’Italia e da numerosi paesi stranieri. Circa 2000 imbarcazioni (grandi e piccole) hanno affollato, in una domenica di ottobre, il golfo di Trieste.

Migliaia di persone sulle rive hanno atteso per quasi 2 ore l’arrivo degli equipaggi. Una gara molto difficile per la quasi totale assenza di vento, tanto che gli organizzatori hanno dovuto accorciare il campo di regata. Protagonisti di questa speciale competizione anche alcuni ragazzi provenienti da Reggio Calabria.

I tre giovani arrivati a Trieste, Mustafà (14 anni), Alessandro (16 anni) e Antonio (21 anni), fanno parte della comunità penale minorile di Reggio Calabria. La ciurma, composta dall’architetto Sandro Dattilo, presidente della sezione di Reggio Calabria della Lega Navale Italiana e da due professionisti della vela accorsi a dare una mano nella regata più affollata e scenografica del mondo.

Il viaggio dei giovani, usciti per l’occasione dal carcere minorile della città, si è inoltre svolto su di una barca a vela sequestrata a trafficanti di esseri umani e assegnata dal tribunale alla Lega Navale di Reggio Calabria, che l’ha sanificata e rinnovata a sue spese.