Bagno di folla a Mongiana per S.A.R. la Principessa Beatrice di Borbone delle Due Sicilie
26 Settembre 2016 - 11:33 | di Vincenzo Comi

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“Accolta come una principessa”. E’ l’espressione sovente usata quando si viene accolti come una star, fra gli applausi, le urla, le lacrime di una folla traboccante, i flash dei fotografi, le autorità a fare la fila per stringerti la mano, le forze dell’ordine che a fatica trattengono le persone che ti vogliono toccare, parlare, ringraziare per tutto il bene ricevuto in passato; “attori soldati” in divisa borbonica e nel tipico abbigliamento da briganti; la banda della Reale Accademia Filarmonica di Gerace a intonare l’inno d’Italia e l’Inno al Re, quel Re (Ferdinando II), ricordiamo, la cui statua, all’indomani dell’inizio della “spoliazione” del polo industriale di Mongiana, fu portata in processione per le vie del paese dal popolo in sommossa. E ancora i bambini delle locali scuole che vestiti con abiti tradizionali e dell’epoca hanno inscenato deliziosi balletti.
Tutto questo ha vissuto ieri a Mongiana S.A.R. la Principessa Beatrice di Borbone delle Due Sicilie, Gran Prefetto del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, il più antico ordine cavalleresco della storia e della Cristianità, degna discendente di quei Borbone che dal nulla sono riusciti a realizzare in questo ridente paese delle Serre Vibonesi, un apparato siderurgico che, per il periodo storico, era all’avanguardia nel mondo.
Ed è proprio per ricordare e non dimenticare questo fulgido passato che l’Amministrazione comunale, con in testa il sindaco, Dott. Bruno Iorfida, ha voluto S.A.R. come madrina d’eccezione per l’apertura del “Museo Fabbrica d’Armi Reali Ferriere Borboniche di Mongiana”.
Nelle sue bianche sale il MUFAR conserva pagine di storia che attendono di essere lette dai visitatori i quali rimarranno stupiti come noi “Taliani cu la cuda”, per usare un’espressione tanto cara a Mastro Bruno Pelaggi, poeta/scalpellino serrese che visse e raccontò in presa diretta la nascita della Questione Meridionale, siamo riusciti a far diventare Mongiana e Ferdinandea quel complesso siderurgico che fino al 1860 era il maggiore produttore d’Italia di ghisa e semi-lavorati per l’industria metalmeccanica.
La fonderia, le ferriere di San Bruno, San Carlo, Ferdinandea e Real Principe, davano lavoro, compreso l’indotto, a circa 2.000 operai.
Nel museo non solo oggetti e manufatti vari, ma anche moderne apparecchiature che invoglieranno, soprattutto gli studenti, attraverso documentari, piantine interattive e tablet, a “far sapere”, come affermato dal Comm.re Dott. Aurelio Badolati, Delegato Vicario della Delegazione Calabria del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, “ Ciò che fummo noi meridionali e noi calabresi in particolare: una potenza industriale a livello mondiale. Occorre rivedere il passato per guardare al futuro”. Proprio come recita lo striscione realizzato dall’Amministrazione comunale: “Mongiana rinasce grazie alla sua storia…” consentendo così alla gente del posto di riappropriarsi delle proprie radici culturali-industriali e della sua fierezza.
S.A.R., visibilmente commossa dalla calorosa accoglienza ricevuta, e senza mai abbandonare quel suo elegante e suadente sorriso, ha voluto ringraziare tutti indistintamente. “Porterò a Parigi il ricordo di questa splendida giornata. Non dimenticherò mai quello che avete fatto per me. Questa è la mia seconda visita a Mongiana, ma prometto che ci saranno tante altre”. Successivamente, dopo aver insignito il gonfalone del comune di Mongiana della Medaglia d’oro di Benemerenza Costantiniana, la più alta e prestigiosa onorificenza dell’Ordine, ha invitato fortemente il sindaco e l’amministrazione tutta a “spingere” sulla cultura e sul turismo, aprendo le splendide sale del museo per accogliere Caffè Letterari.
Di “spessore” la numerosa platea delle autorità civili, militari e religiose presenti nell’affollata sala multimediale. Rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e del Corpo Forestale dello Stato; numerosi sindaci del comprensorio; gli Onorevoli Bruno Censore, Componente Commissione Permanente Affari Esteri della Camera, e Mario Caligiuri, professore ordinario di Pedagogia della Comunicazione presso l’Università della Calabria ed ex assessore regionale alla cultura. Entrambi, nei loro interventi hanno indicato nel “capitale culturale”, le condizioni che consentiranno al patrimonio culturale esistente sul territorio di produrre sviluppo economico e civile.
Nutrita la rappresentanza della Delegazione Calabria del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio che ha “scortato” S.A.R. dall’aeroporto di Lamezia Terme fino a Mongiana. Erano presenti: il Delegato Nobile Dott. Giampietro Sanseverino dei Baroni di Marcellinara; Il Delegato Vicario Comm.re Dott. Aurelio Badolati; il Priore Mons. Antonio Morabito; il Nobile Cav. Dott. Giuseppe Spizzirri Marzo, Rappresentante per la Città di Cosenza; la Dama Marchesa Simonetta Bisogni Taccone dei Marchesi Taccone di Sitizano; i Cavalieri Pasquale Zavaglia, Rocco Gatto, Pasqualino Guerrisi, Giovanni Surace, Domenico Greco, Alfonso Barone, Carlo Parisio, Francesco Paolo Piro; i Benemeriti Roberto Bendini (Coordinatore), Carmelo Chirico; i Volontari Antonio Paparo e Francesco Galeano; il Nobile Andrea Apicella.
