Autonomia differenziata, l’appello di Marra: ‘Da amministratori del sud giunga richiesta di abrogazione’

La netta presa di posizione del Presidente del Consiglio comunale reggino sulla legge recentemente approvata dalla maggioranza di governo

Enzo Marra Presidente Consiglio Comunale Reggio Calabria (11)

Enzo Marra, Presidente del consiglio comunale


Il Presidente del Consiglio comunale di Reggio Calabria Vincenzo Marra in una nota stampa prende posizione sulla legge dell’Autonomia differenziata da poco approvata in parlamento.

Dichiara il Presidente Marra:

“Desidero esprimere la mia ferma posizione riguardo alla questione dell’autonomia differenziata, un tema di vitale importanza per il futuro del nostro Paese e, in particolare, del Sud Italia. La discussione sull’autonomia differenziata ha inevitabilmente sollevato numerosi interrogativi e preoccupazioni. Al centro di questa discussione, vi è la necessità di garantire i Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP) su tutto il territorio nazionale. I LEP rappresentano un diritto inalienabile per tutti i cittadini italiani, indipendentemente dalla loro regione di residenza. La loro uniforme applicazione è cruciale per assicurare che ogni cittadino abbia accesso ai servizi essenziali quali la sanità, l’istruzione e il welfare, che sono fondamentali per una vita dignitosa e per il benessere collettivo”.

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Prosegue Marra:

“Non possiamo permettere che l’autonomia differenziata produca disuguaglianze nei servizi fondamentali. Le regioni del Sud, che storicamente hanno sofferto di minori investimenti e risorse rispetto a quelle del Nord, rischiano di essere ulteriormente penalizzate. Questo non solo aumenterebbe le disparità esistenti, ma comprometterebbe anche il principio di uguaglianza sancito dalla nostra Costituzione. È nostro dovere assicurarci che ogni cittadino, da Nord a Sud, possa usufruire delle stesse opportunità e degli stessi standard di vita. Solo attraverso l’equità nella distribuzione delle risorse e nella qualità dei servizi possiamo garantire uno sviluppo armonioso e sostenibile del nostro Paese”.

Spiega il presidente del consiglio comunale:

“Sono tantissimi gli esperti ed i rappresentanti istituzionali, in particolare del Sud Italia ma non solo, e di qualsiasi estrazione politica, che hanno espresso preoccupazioni riguardo alle possibili conseguenze di una applicazione indiscriminata dell’autonomia differenziata. A tal proposito ritengo fondamentale che il dibattito su questo tema avvenga in modo trasparente, coinvolgendo tutte le parti interessate, affinché si proponga in maniera determinata l’abrogazione della legge colpevolmente approvata, e siano individuate soluzioni condivise che rispettino l’integrità del nostro Stato e promuovano il benessere di tutti i cittadini”.

L’appello di Marra

Il presidente Vincenzo Marra si rivolge nella sua nota agli amministratori ed ai rappresentanti istituzionali del sud:

“Rivolgo il nostro appello ai colleghi amministratori e rappresentanti istituzionali del Sud Italia e della Calabria: è il momento di unirci e di fare fronte comune per difendere gli interessi dei nostri cittadini. La nostra regione non può permettersi di subire ulteriori svantaggi a causa di decisioni affrettate e non ponderate. Vi esorto a riflettere attentamente e a opporvi alla legge sull’autonomia differenziata che non garantisce equità e giustizia per il Sud. È essenziale che le nostre azioni siano guidate dal senso di responsabilità e dalla volontà di proteggere i diritti dei cittadini che rappresentiamo”.

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Conclude Marra:

“In questo senso ritengo interessante la discussione avviata durante l’ultima assemblea regionale di Anci Calabria e spero che tutti i sindaci e gli amministratori calabresi possano esprimersi in maniera chiara, netta ed inequivocabile, chiedendo l’abrogazione della legge attraverso lo strumento referendario. Le prese di posizione di diversi esponenti calabresi dei partiti che si trovano attualmente al governo devono essere seguiti dai fatti. Non basta infatti una finta opposizione alla legge, serve un impegno concreto e fattivo, che punti alla cancellazione di questo obbrobrio giuridico. Il nostro impegno deve essere volto a promuovere uno sviluppo armonioso e sostenibile per l’intero Paese, proteggendo i diritti di tutti i cittadini e garantendo un futuro di prosperità e giustizia per tutti i cittadini, in qualsiasi area del Paese essi risiedano”.