Autonomia differenziata: il Circolo ReggioSud avvia la raccolta firme

"Il delitto perfetto per il Sud" la condanna dell'associazione

ll Circolo Reggiosud non perde tempo! infatti è tra i primi soggetti politici ad attivarsi per la raccolta firme contro l’autonomia differenziata. La raccolta firme in questione serve ad ottenere il referendum per l’abrogazione della legge stessa. Ci sono ancora moltissimi cittadini che non hanno ben compreso come funzionerà il nuovo sistema e quali nefaste conseguenze porterà al Meridione d’Italia.

Per questi motivi il circolo Reggiosud ha prodotto e stampato un volantino esplicativo, dal titolo “Autonomia differenziata: il delitto perfetto contro il Sud” che distribuirà ai reggini che vorranno saperne di più. Per firmare e confrontarsi sulla tematica l’appuntamento è oggo, martedì 23, presso la sede del circolo in via sbarre inferiori 84 dalle 9 alle 12 e dalle 17 alle 20.

Autonomia differenziata: il delitto perfetto contro il Sud!

Con l’autonomia differenziata (AD) fine dello stato unitario. Dal 2027 ogni regione dovrà mantenersi con le tasse incassate sul territorio (D.Lgs n. 168/2011 per come modificato dalla legge n. 197 del 2022, art. 1, comma 788 governo Meloni).

LA CALABRIA INCASSA IL 51% DÌ QUELLO CHE SPENDE.

Lo Stato grazie al surplus fiscale del Nord versa quale trasferimenti erariali alla Calabria circa 5,34 miliardi (il bilancio della Regione è circa 5,5 miliardi). Con l’A.D. non ci saranno più. Senza questi fondi chiuderanno: ospedali, scuole, trasporto pubblico locale  e servizi sociali.

SANITÀ CALABRIA – EFFETTI NEFASTI DELL’AD

Su una spesa storica (DPCM 30 agosto 2021) di oltre 3 miliardi (complessiva 4,5 miliardi) vengono dati  1,6 miliardi quale perequazione (art. 119 costituzione), senza  questo trasferimento DOVREMO COMPRARE LE MEDICINE – CHI NON HA SOLDI MUORE, fine della sanità pubblica.Nell’anno 2022 per ogni abitante dell’Emilia Romagna la spesa sanitaria pro-capite è stata  di  2.495 euro l’anno (747 euro in più), per un calabrese  1.748  euro, con l’AD saranno 839 euro (908 euro in meno a testa).

DIMINUIRÀ IL PERSONALE SANITARIO E SCOLASTICO in quanto nelle materie non LEP (livelli essenziali delle prestazioni) già richieste dalle Regioni del nord si possono differenziare gli stipendi sino  a  raddoppiarli con fondi regionali (tramite contratti integrativi regionali).

ANDRANNO VIA MIGLIAIA DÌ MEDICI, INFERMIERI E PROFESSORI, saremo costretti a trasferirci la NORD per qualunque tipo d’intervento e per  studiare (sino  a che non lo vieteranno). La Calabria spende circa 280 milioni l’anno, per cure fuori regione con l’AD non ci saranno più i fondi per rimborsare le regioni dove i calabresi si curano e saremo respinti.

PER ANZIANI E FRAGILI non ci saranno più i fondi per comprare costosi medicinali (una scatola di cp. antitumorale costa sino  a 10.000 euro al mese). Nel 2022  il 52% degli interventi oncologici (n. 3.100 dati SVIMEZ) di calabresi sono stati fatti fuori regione. La vita è una sola e non si può morire per la cattiva sanità calabrese (commissariata dal 2009 per debiti e LEA sotto la soglia mix di  60).

SCUOLA  e AUTONOMIA DIFFERENZIATA: Sarà la Regione a stabilire i programmi scolastici complementari e la quantità  personale da assumere (più professori rispetto a quanto stabilito dalla Stato), ci sarà un sistema integrato d’istruzione, per cui un diplomato o laureato del Nord sarà meglio formato e quelli del sud non troveranno lavoro.  La programmazione delle università del nord sarà finalizzata per favorire lo sviluppo sociale di quelle regioni con corsi di studi ad hoc (quindi i laureati nel sud saranno molto meno qualificati).

PER IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE CI SARANNO MENO FONDI PER COMPRARE AUTOBUS E PULMANN Le regioni come la Calabria compra i mezzi del trasporto pubblico in conto capitale con il fondo perequativo (cioè soldi del Nord trasferiti al sud), senza di questi dovremo viaggiare con il ciuccio-bis o a piedi. L’autonomia differenziata  non fa altro che trattenere il surplus fiscale delle regioni del nord Piemonte, Lombardia (53 miliardi), Veneto, Liguria – Emilia Romagna – Lazio, complessivamente sono circa 93 miliardi di questi circa 43 miliardi  sono trasferimenti erariali).