Autonomia differenziata in Calabria, Sculco: “Un delitto costituzionale”

"Autonomia differenziata, un colpo micidiale per il Mezzogiorno e per lo stesso Paese che senza un sud forte non ha chance in Europa e nel mondo globale". Le dichiarazioni di Sculco

Palazzo del Governo Prefettura Reggio Calabria

“Opportuna, necessaria e calzante ai tempi difficili  che viviamo la chiamata a raccolta del presidente Oliverio di tutti i suoi omologhi del Mezzogiorno italiano contro la scellerata pretesa del governo LegaCinquestelle d’imporre l’autonomia differenziata continuando a svuotare di poteri lo stesso Parlamento”.

É quanto asserisce la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco, secondo cui “dinanzi alla condizione del Mezzogiorno e della Calabria, come per ultimo descritta da una dettagliata inchiesta realizzata dalla Svimez (presentata a Reggio Calabria) e che indica alcune forti criticità fra cui: l’emigrazione dei giovani, la carenza strutturale di occasioni di lavoro qualificato, l’ indebolimento del sistema formativo e universitario meridionale, il contesto produttivo  con scarsa capacità di innovazione nonostante gli sforzi di imprenditori coraggiosi, un Governo dignitoso dovrebbe smettere di fare propaganda. E concertare, col sindacato il mondo produttivo e le Regioni, le prime iniziative serie  per ridare fiducia e speranza ai meridionali e ai calabresi”.

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Infine:

“Sull’autonomia differenziata, ossia su un colpo che sarebbe micidiale per il Mezzogiorno e per lo stesso Paese che senza un Mezzogiorno forte non ha chance in Europa e nel mondo globale, il Consiglio regionale calabrese ha già prodotto un documento considerato lungimirante,  di grande saggezza e soprattutto utile per dare risposte al regionalismo com’è venuto formandosi in mezzo secolo, ma sono sicura che l’intera società civile delle nostre regioni, di fronte al delitto costituzionale che ci si accinge a consumare, saprà reagire oltre che con la proposta anche con la protesta democratica e la denuncia di un’operazione truffaldina tutta a danno di una parte del Paese e a vantaggio del Nord”.

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