Reggio, da 0 a 9 asili nido comunali. Quartuccio: ‘È questa la nostra idea di città’

"Dietro questo risultato c'è stato un lavoro immane" le parole del consigliere metropolitano


In una società che corre veloce e che, spesso, mette a dura prova le famiglie, è impossibile pensare di non fare affidamento sugli asili nido. Fino a non molto tempo fa, come ha ricordato il sindaco Falcomatà, Reggio Calabria era una città sprovvista di strutture comunali.

Filippo Quartuccio, consigliere metropolitano delegato alla cultura nel corso dell’ultima puntata di Live Break ha commentato la notizia dell’apertura di nuovi nidi sul territorio reggino, sottolineandone l’importanza:

“Quello svolto fino ad ora, da parte dell’amministrazione comunale, sulla tutela e valorizzazione dell’infanzia è un lavoro davvero importante, reso possibile grazie ai fondi del PNRR e dei Patti per il sud. Risorse fondamentali per la nostra città, che siamo riusciti a spendere grazie ad un’attenta programmazione, ma soprattutto al lavoro dei nostri uffici, che voglio ringraziare pubblicamente.

Sul piano degli asili nido comunali – ha ribadito – abbiamo compiuto uno sforzo davvero importante, ma perché? È questa l’idea che noi abbiamo della città. Un’idea di famiglie che costruiscono la base sociale e che hanno la possibilità di vivere appieno le loro vite. Dietro questo risultato c’è stato un lavoro immane e lo dobbiamo dire a gran voce. All’asilo nido di Pellaro, si aggiungono quello di Catona e di Modena, oltre alla riqualificazione di quello del parco Caserta e quelli già esistenti del Cedir, di Archi e Gebbione“.

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Niente da dire dall’opposizione, Massimo Ripepi ha infatti dato atto all’amministrazione di aver compiuto una buona azione:

“L’ho detto anche in occasione dell’inaugurazione del Tempietto, ogni mille cose che fanno a muzzo, una gli viene bene e allora bisogna dargliene atto – ha detto con un pizzico di sarcasmo il consigliere di minoranza. Se gli asili ci saranno sarà un ottimo risultato, certo il problema arriverà, poi, quando non sapranno dove andare a scuola, perché ricordiamoci che i controlli di vulnerabilità degli edifici scolastici non sono ancora terminati. Il risultato dei nidi, comunque, è senza dubbio positivo per la città”.