Calabria, inaugurata l’aula bunker. Tutto pronto per il maxi processo Rinascita-Scott

Visita istituzionale alla nuova aula bunker in cui, d'ora in avanti, verrà ospitato il maxi processo "Rinascita Scott"

Aula Bunker Lamezia Terme

Una visita alla nuova aula bunker del distretto di Catanzaro ha inaugurato la sede in cui, d’ora in avanti, verrà ospitato il maxi processo “Rinascita Scott“.

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Aula Bunker Lamezia Terme 1

Sin dallo scorso anno, quando il procuratore Nicola Gratteri ha fatto tremare la Calabria con un’indagine da 400 imputati, era stato sollevato il problema, ed al contempo la necessità, di celebrare il maxi processo all’interno della Regione. Così, per l’ennesima volta, era venuta fuori la mancanza di una struttura adatta ad ospitare un numero così elevati di persone.

La Regione Calabria ha quindi assunto l’impegno di dare una sede all’importante indagine Rinascita Scott che, nelle prime sedute, si era momentaneamente trasferita nella Capitale.

Al sopralluogo hanno partecipato il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, il procuratore capo della Dda di Catanzaro, Nicola Gratteri, il procuratore di Vibo Valentia, Camillo Falvo, il procuratore generale Beniamino Calabrese e il presidente della Corte d’Appello di Catanzaro, Domenico Introcaso.

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Le dichiarazioni del Presidente Spirlì

Lo scorso luglio la Giunta regionale, presieduta dalla compianta presidente Santelli, aveva approvato una delibera con la quale era stata messa a disposizione del ministero della Giustizia un immobile di 3.300 metri quadri nell’area ex Sir. Subito dopo, era stato firmato il protocollo d’intesa.

«L’importanza di questa giornata sta nelle parole del procuratore Gratteri, che ha ringraziato la Regione Calabria nella persona del presidente Jole Santelli. Questo giorno lo dobbiamo a Jole e alla sua intuizione politica. È un altro grande regalo che lascia ai calabresi, a 60 giorni dalla sua scomparsa».

Lo ha detto il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, al termine della visita alla nuova aula bunker.

«La Regione – sottolinea Spirlì – ha concesso gli spazi per consentire l’utilizzo questa parte della Fondazione Terina. La giustizia trionferà e finalmente quella malavita, che da secoli devasta questa terra, sarà sconfitta, anche grazie a Jole».

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 BONAFEDE: «LA RISPOSTA È NEI FATTI»

All’inaugurazione, cui in tempi pre-Covid avrebbero partecipato centinaia di persone, erano presenti solamente le più alte cariche delle istituzioni. Fra queste, il Ministro Bonafede:

«La risposta è nei fatti. Nel luglio 2020, abbiamo firmato il protocollo d’intesa. A distanza di 5 mesi l’aula è pronta per accogliere circa mille persone. Quando le istituzioni dimostrano che c’è la volontà, le cose vengono realizzate in tempi rapidi e anche in tempi, lasciatemelo dire, difficili come questo. L’aula bunker è un segnale di presenza della Stato, un segnale verso quei magistrati che, tra mille difficoltà, combattono la ‘ndrangheta, ma anche verso gli operatori della giustizia. A proposito della carenza in questo settore, posso dire che, da quando sono ministro, c’è stato un ampliamento di 22 unità di magistrati e di 150 di personale amministrativo. Desidero ringraziare tutti, anche la Regione e il demanio».

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GRATTERI: «MASSIMO CONTROLLO»

«Si tratta – ha spiegato il procuratore Gratteri durante il sopralluogo – di una vetrina per l’Italia che combatte le mafie. C’è un’attenzione mediatica mondiale. Questa è un’aula all’avanguardia, basti pensare che ci sono 64 telecamere di controllo, il massimo per questo Paese».

FALVO: «UTILIZZO DA METÀ GENNAIO»

«Finalmente – ha commentato il procuratore Falvo – quest’aula vedrà la luce. I lavori sono stati realizzati in tempi record, grazie anche alla testardaggine di Gratteri. L’aula sarà utilizzata da metà gennaio. È una grande opportunità per la giustizia italiana. La ‘ndrangheta deve essere processata qui dove nasce e prolifera. La presenza del ministro è il riconoscimento di un impegno da parte di tutti».

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