L'ex Atzori: 'Reggio non può vivacchiare in D. Bonanno figura chiave'

"Il calcio è cambiato, servono i soldi. Novara? Destino avverso, saremmo andati in A"

Nella consueta carrellata di ex intervistati da Gazzetta del Sud, il protagonista di oggi è l’ex calciatore e poi allenatore della Reggina Ginaluca Atzori. La fiducia in Pergolizzi, le garanzie Adejo e Barillà e quel ricordo amaro della semifinale play off: “Conosco Pergolizzi, è stato preso un tecnico vincente. Con Rosario siamo stati compagni di squadra a Ravenna per tre anni, scelta azzeccata, i numeri lo premiano alla luce delle promozioni con Palermo e Campobasso. Ma ci vorrà una rosa competitiva, altrimenti l’obiettivo tanto atteso dai tifosi non si riuscirà a raggiungerlo. Mi fido di Bonanno, altra figura chiave all’interno della società.

Reggio è una piazza che non può permettersi di vivacchiare in D. Ormai non è più il calcio di una volta, adesso se hai le potenzialità economiche vai avanti altrimenti è complicato. Non so se l’attuale proprietà è in grado di aprire un ciclo a medio-lungo termine e sarà come sempre giudicata dai risultati. I miei ex calciatori Barillà e Adejo hanno grande personalità. Nino mi sembra abbia realizzato 12 reti a conferma della sua integrità fisica. Barillà è migliorato anche tatticamente e con il modulo di Pergolizzi andrà a nozze.

La partita di Novara? A volte capita di rivedere quelle immagini. Si era a un passo dalla finale play off e probabilmente avremmo eliminato anche il Padova, ma purtroppo ci fermammo a Novara. Spiace per l’eliminazione, il destino ci ha voltato le spalle, altrimenti saremmo andati in A. Dopo la doppietta di Bonazzoli, con Sarnò creammo l’opportunità di andare sul 3-1. Lo sport a volte è impietoso”