"Attorno al Presepe": lo spettacolo natalizio all'Auditorium Zanotti Bianco

di Federica Campolo- Si è svolto venerdì 22 dice

di Federica Campolo- Si è svolto venerdì 22 dicembre, presso l’Auditorium Zanotti Bianco, lo spettacolo natalizio “Attorno al presepe“, organizzato dal coro dell’Accademia del tempo libero “Canto e Cunti”, diretto da Marinella Rodà, unitamente al gruppo teatrale “Raccolti e Indifferenziati” di Antonia Rigo Festini.

In un’ora di piacevole intrattenimento  a tema natalizio si sono intervallati canti della tradizione a parti recitate: protagonista indiscusso della scena il presepe napoletano che, con la suggestione delle sue ambientazioni e la rinnovata originalità dei suoi personaggi, rappresenta un elemento caratteristico del Natale, immancabile nelle case degli italiani.

Il mistero della natività rinnova, come ogni anno, il suo fascino popolare stimolando la creatività di artisti di ogni sorta. Musica, poesia e tanto divertimento: così i cantanti e gli attori dell’Accademia del tempo libero hanno reso omaggio ad uno dei manufatti più connotativi della tradizione cristiana. Al centro del palco un presepe vuoto e spoglio di ogni ornamento, riflesso dei valori di povertà ed umiltà, si è riempito dei suoi personaggi caratteristici che, sulla scena, dialogavano con il loro Maestro presepista.

Ecco allora apparire, uno dietro l’altro, i personaggi cari alla tradizione napoletana, interpretati dagli attori del gruppo “Raccolti e Indifferenziati”: il pastore, il contadino, l’oste, il pescatore, la zingara, la meretrice e molte altre ancora sono state le figure di cui è stata illustrata la simbologia. La poesia “Er Presepe” di Trilussa ha regalato la battuta finale ad uno spettacolo terminato tra gli applausi del pubblico che ne hanno decretato il successo indiscusso.

L’Accademia del tempo libero ha così regalato alla Città Metropolitana di Reggio Calabria uno splendido momento artistico, occasione per scambiarsi gli auguri con i migliori auspici per il nuovo anno. Che ognuno di noi possa spogliare la capanna del cuore e rivestirla di carità, misericordia e perdono: solo allora, nella povertà di una mangiatoia vuota, potrà nascere il Bambinello Gesù, venuto nel mondo per portare ai popoli il messaggio dell’amore di Dio.