Reggio contro la guerra in Ucraina. In Commissione atto formale per il cessate il fuoco

La mozione presentata da Quartuccio impegna la giunta ad "attivare tutte le misure atte a consentire l'accoglienza di quanti scappano dai luoghi teatro del conflitto armato"

Palazzo San Giorgio Bandiera Ucraina2

Il Comune di Reggio Calabria, insieme alle altre Città italiane, assume una posizione ufficiale sulla guerra in Ucraina, affermando l’impegno da parte dell’Amministrazione anche nell’accoglienza dei profughi provenienti dai territori colpiti dal conflitto.

Da Reggio Calabria un atto formale contro la guerra in Ucraina

Una mozione approvata nell’ottava Commissione, presieduta da Teresa Pensabene, su proposta dal Consigliere Filippo Quartuccio, impegna il sindaco e la giunta ad “attivare tutte le misure possibili atte a consentire l’accoglienza di quanti scappano dai luoghi teatro del conflitto armato”.

Contestualmente, la mozione “esprime la più ferma condanna per l’invasione del territorio sovrano dell’ucraina ed il bombardamento delle sue città messo in atto dall’esercito russo” ed ancora “esprime piena solidarietà al popolo ucraino”. Un atto formale, come spiega lo stesso consigliere Filippo Quartuccio, che “assume una valenza importante per la città e che la affianca alle richieste esplicite di un cessate il fuoco avanzate da tante municipalità italiane ed europee”.

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“Nel ribadire ogni contrarietà a qualsiasi guerra – recita ancora la mozione approvata all’unanimità dalla Commissione – si invita il Governo italiano e le istituzioni dell’Unione Europea ad impegnarsi senza ritardo nella promozione di un accordo politico tra le parte che porti rapidamente ad un cessate il fuoco, ripristinando il diritto internazionale atto a garantire l’indipendenza e la sovranità dell’Ucraina, incentivando la ripresa del dialogo tra le parti”.

L’atto, che approderà alla prossima seduta del consiglio comunale, sarà trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, nonchè al Consolato della Repubblica di Ucraina.