“La bellezza salverà il mondo”, l’associazione ‘Studio Arte’: “Lavorare con i detenuti esperienza unica”


di Pasquale Romano –

Storie di redenzione, riscatto sociale, libertà di espressione che l’arte può offrire. L’iniziativa “La bellezza salverà il mondo – Mosaici in carcere” ha dato l’opportunità a circa 30 detenuti del carcere San Pietro di Reggio Calabria di sentirsi ‘vivi’, stato d’animo che spesso rischia di soffocare tra le mura di una casa circondariale. L’associazione ‘Studio Arte’ ha collaborato con i detenuti, da un lavoro in team sono nati 4 bellissimi mosaici, presentati nei giorni scorsi alla Provincia e ora esposti a Palazzo San Giorgio.

Francesca Attinà, presidente di ‘Studio Arte’, rivive l’emozione di una esperienza che ha lasciato segni indelebili: “Io, Giulia Galli e Simona Lanzoni abbiamo avuto modo di collaborare per quasi 3 mesi con alcuni detenuti del carcere di San Pietro. Siamo rimaste colpite dall’umanità di queste persone, gentilezza e garbo che è raro trovare al giorno d’oggi”.

Un messaggio concreto e tangibile di integrazione, l’iniziativa promossa dalla consigliera provinciale Daniela De Blasio ha da subito incontrato il favore di ‘Studio Arte’, associazione che da tempo lavora con i ragazzi diversamente abili: “E’ davvero gratificante vedere il sorriso, la gioia dovuta a un momento di svago, nel viso di persone che soffrono quotidianamente. Se ci sarà la possibilità, tutte noi vorremmo ripetere questo tipo di esperienza” assicura Francesca Attinà.

Quattro i mosaici figli dell’iniziativa ‘La Bellezza salverà il mondo’, quadri mosaico composti utilizzando soprattutto mattonelle trovate in mare. Opere ricche di contenuti morali, che uniscono la speranza sociale all’educazione ambientale considerato l’uso dei materiali riciclati. I circa 30 detenuti hanno avuto modo di sentirsi nuovamente parte della vita sociale, divenendo una risorsa per il territorio.

 

“Tutti loro sono rimasti entusiasti di questo ‘viaggio’ nell’arte. Nel diario di bordo che abbiamo voluti tenere di questa esperienza, ogni detenuto ha scritto frasi emozionanti, di sincera felicità. In particolare mi hanno colpito le parole di un ragazzo, ha detto che da anni non si sentiva cosi vivo” ricorda Attinà, sottolineando gli aspetti sentimentali di una esperienza che arricchito la associazione ´Studio Arte´ cosi come i detenuti del carcere .

 

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