Colluttazione fra vigili urbani e invalido 100%: Ripepi interroga il Sindaco per conoscere la verità

Ripepi chiede di fare chiarezza sulla vicenda del "cittadino inabile con alcune gravi lesioni alla gamba che si ritrova accusato di aggressione agli agenti della Polizia Municipale"

polizia locale

Il Sindaco Giuseppe Falcomatà ancora una volta dimostra una gestione ambigua, schizofrenica e “di parte” della sua amministrazione, in oltraggio alla trasparenza e all’onestà, che impone la sua posizione di primo cittadino. Nei primi giorni di aprile, infatti, il sindaco si scagliava contro l’operato della Polizia Locale rea di avere multato un collega avvocato. Viceversa e paradossalmente qualche giorno fa, prendeva le difese, sempre senza conoscere i fatti in prima persona, del Comandante e di due vigili che risultavano aggrediti da un cittadino, invalido al 100%. Evidentemente, il comportamento di Falcomatà era dettato dal desiderio di ricucire lo strappo precedente con lo stesso Corpo di Polizia Locale.

Premesso che sono vicino ai nostri Vigili urbani conoscendo molto bene lo sforzo messo in atto per garantire la sicurezza in Città, credo sia altresì giusto preservare il bene dei nostri concittadini, i quali pur dovendo rispettare le regole imposte dai vari dpcm, non devono e non possono subire soprusi.

Il rispetto per la verità obbliga le istituzioni all’imparzialità rispetto le due parti in causa: è necessario piuttosto scavare a fondo per capire con maggiore obiettività ciò che è veramente accaduto.

Per tale motivo le versioni diametralmente opposte rese dal Sindaco e dall’Assessore Zimbalatti e la variante con particolari aberranti dell’avvocato del cittadino invalido, mi hanno spinto a presentare un’improrogabile interrogazione comunale, affinché si faccia luce sull’avvenimento che ha coinvolto un libero cittadino invalido al 100% e gli agenti della Polizia Urbana, in seno al Consiglio Comunale. Quest’ultimo episodio risale alla metà di aprile, quando a causa dell’emergenza in corso, non era ancora possibile spostarsi se non per comprovati motivi. L’automobilista residente a Lazzaro, si stava recando per l’assistenza presso alcuni parenti di Reggio Calabria; con lo stesso era presente la figlia, la quale ha assistito alla vicenda implicante la Polizia Locale. Ad oggi, non abbiamo una reale illustrazione dei fatti se non una serie di note a mezzo stampa, un comunicato online della CislFP e una conferenza del primo cittadino schieratosi, questa volta, a salvaguardia della Polizia Locale senza conoscere bene i fatti accaduti.

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In tale girandola di avvenimenti, intanto, il cittadino “inabile” e con alcune gravi lesioni alla gamba, a sua volta si ritrova accusato di aggressione agli agenti della Polizia Municipale con conseguente contestazione della patente in fase di rinnovo con apposito documento protocollato. Una pluri-frattura tibiale sembra non essere un motivo sufficiente per far sorgere il dubbio al sindaco Falcomatà, il quale nello schierarsi a protezione dell’assessore Zimbalatti e della P.U. ha altresì omesso, che il magistrato interpellato ha rifiutato di dar seguito alle misure cautelari avverso l’automobilista. Nondimeno, lo stesso giudice non convinto della documentazione presentata dalle parti, ha rimesso la questione nelle mani del P.M. affinché sia dato luogo ad indagini più approfondite sulla vicenda. La versione distorta dei fatti è stata denunciata aspramente dal difensore dell’accusato, Avv. Saraò, mettendo in luce un certo comportamento degli agenti e di uno pseudo comandante del Corpo dei Vigili, che al momento dei fatti si presentava in abiti civili. Alla luce di queste gravi difformità, ci sentiamo in dovere di conoscere la verità e ci schieriamo a favore della verità pretendendo trasparenza.

In quanto espressione delle istituzioni, ravvisiamo l’importanza di controllare e rendere sicuro il territorio della Città Metropolitana nel rispetto delle ordinanze e ci sentiamo di sostenere quelle forze dell’ordine pronte a spendersi per la tutela della cittadinanza; d’altro canto però, siamo decisamente allineati con le libertà civili dei singoli e non vogliamo dare adito a versioni contrapposte, che gettano ombre sul Corpo di Polizia Locale. Il sindaco Falcomatà, prima di fare osservazioni di parte, deve tenere conto della attendibilità dei fatti ed è proprio per correttezza, che chiediamo un’illustrazione politica dettagliata e puntuale in Consiglio Comunale, attraverso gli atti in possesso dell’amministrazione comunale. La grave vicenda, infatti, non deve e non può tornare a favore della perenne campagna elettorale in cui vive il Sindaco. E’ sotto gli occhi di tutti, che il sindaco Falcomatà approfitta di qualunque circostanza funzionale a mettere in luce la sua persona, la sua liceità, la sua attenzione al territorio e il suo interesse per le istituzioni, quando invece, ancora oggi, non riusciamo ad avere i necessari confronti in un legittimo consesso comunale.