Maxi-inchiesta a San Luca: favori e certificazioni false, sigilli allo stadio ‘C. Alvaro’”
Nel mirino le presunte irregolarità per l’assegnazione dello stadio e dell’area mercatale. Misura cautelare anche per 4 dirigenti dell'ASD San Luca
25 Gennaio 2025 - 10:41 | di Redazione
Un blitz all’alba, ordinato dal G.I.P. del Tribunale di Locri e coordinato dalla Procura della Repubblica, ha portato all’arresto domiciliare dell’ex Sindaco e di un Assessore “pro-tempore” del Comune di San Luca. L’operazione, eseguita dai Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, ha riguardato anche quattro dirigenti della locale società calcistica “A.S.D. San Luca 1961”, sottoposti all’obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria. Contestualmente, è scattata la revoca della concessione e il sequestro preventivo dello stadio comunale “C. Alvaro”, che secondo gli inquirenti sarebbe al centro di presunti illeciti amministrativi e favori indebiti.
Le accuse e i fatti contestati
Secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica, gli amministratori comunali e i quattro dirigenti della “A.S.D. San Luca 1961” avrebbero orchestrato, a vario titolo, una serie di condotte ritenute illecite. Al centro delle accuse figurano:
- Turbata libertà degli incanti: gli inquirenti ipotizzano la manipolazione o il condizionamento di procedure amministrative per l’affidamento di spazi pubblici, con particolare riferimento all’area mercatale del Santuario di Polsi e allo stadio comunale “C. Alvaro”.
- Falso ideologico del pubblico ufficiale in atti pubblici: nei confronti degli amministratori “pro-tempore” si contesta l’emissione di atti e certificazioni non conformi alla realtà, finalizzati – secondo l’ipotesi accusatoria – a favorire soggetti legati alla locale squadra di calcio.
- Apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo: sarebbero state rilasciate autorizzazioni per eventi e attività sportive non in regola con le norme di sicurezza, generando vantaggi economici indebiti alla società sportiva.
Le presunte condotte illecite si sarebbero verificate tra l’agosto 2022 e il gennaio 2024, includendo due vicende principali: l’assegnazione di spazi nell’Area Mercatale del Santuario di Polsi e la concessione del campo sportivo “C. Alvaro” alla “A.S.D. San Luca 1961”.
Il ruolo dell’“A.S.D. San Luca 1961”
I quattro dirigenti della società calcistica, all’epoca militante nel campionato di Serie D, avrebbero beneficiato – stando alle contestazioni – di procedure amministrative semplificate e favoritismi per ottenere la concessione dello stadio comunale. Le indagini ipotizzano che il bando di gara sia stato predisposto in modo da eludere le norme di trasparenza e concorrenza previste dalla legge, con incontri informali e pattuizioni “preconfezionate” tra Sindaco, Assessore e rappresentanti del club.
L’ex primo cittadino e l’Assessore “pro-tempore” avrebbero garantito, in maniera illegittima, tutte le autorizzazioni necessarie affinché la squadra potesse allenarsi e ospitare partite con la presenza di pubblico, attestando falsamente l’agibilità dell’impianto sportivo. Le accuse, sottolineano gli investigatori, sono oggetto di verifica nell’ambito delle indagini preliminari.
Le indagini: intercettazioni e documenti
Gli approfondimenti nascono dall’esame di un’ingente mole di documentazione e dall’ascolto di intercettazioni ambientali audio e video. L’inchiesta è partita da alcuni controlli amministrativi svolti nel settembre 2022, in occasione della “Fiera della Montagna” indetta dal Comune di San Luca, e si è progressivamente estesa fino a ricomprendere le presunte irregolarità relative allo stadio “C. Alvaro”.
La Procura sostiene che, attraverso tali elementi, sia emersa un’“intesa collusiva” tra alcuni amministratori comunali e i concessionari dell’area mercatale del Santuario di Polsi, poi sfociata – secondo l’ipotesi accusatoria – nella vicenda dello stadio comunale, con concessioni ritenute illegittime e false certificazioni rilasciate a vantaggio della società calcistica.
Le misure cautelari
- Arresti domiciliari: ex Sindaco e Assessore “pro-tempore”.
- Obbligo di dimora e di presentazione alla p.g.: quattro dirigenti dell’“A.S.D. San Luca 1961”.
- Misura interdittiva: revoca della concessione dello stadio comunale “C. Alvaro”.
- Sequestro preventivo: l’impianto sportivo è stato posto sotto sigilli.
L’ordinanza del G.I.P. di Locri ha riconosciuto la “gravità indiziaria” su tutte le ipotesi di reato contestate, ritenendo necessario applicare misure cautelari personali e reali. La Procura precisa che il procedimento si trova tuttora nella fase delle indagini preliminari e che gli indagati sono assistiti dalla presunzione di innocenza fino a eventuale sentenza definitiva.