Il Club di Territorio del Touring Club Italiano, il Fondo Ambiente Italiano e Italia Nostra di Reggio Calabria lanciano un grido d’allarme richiamando l’attenzione dei cittadini sulla situazione del Teatro Politeama Siracusa, il più antico teatro della città.
Infatti Il Siracusa fu inaugurato nel 1922, progettato dall’ingegnere Canova che si ispirò allo stile liberty predominante in quel periodo. Già nel 1911 il proprietario Francesco Siracusa, a tre anni dal terribile terremoto, aveva fatto costruire il primo teatro della città in legno – il teatro Verdi nell’attuale sito di piazza De Nava- che subì un incendio pochi anni dopo.
Non si arrese e passò a costruire il teatro Siracusa scegliendo quel sito perché proprio in quel palazzo si era salvato insieme alla moglie durante il terremoto del 1908. Negli anni ’20 e ’30 il Teatro Siracusa ospitò le più importanti compagnie italiane di teatro, lirica e danza. Accanto sorgeva il caffè Siracusa che d’estate si trasformava, nello spazio oggi occupato da una banca, in café chantant.
Dopo la precoce scomparsa del fondatore il teatro fu gestito dal fratello Nino che divenne un impresario teatralenoto a livello nazionale,. Dagli anni ’70 in poi del secolo scorso, a causa prima della crisi del teatro e poi a quella del cinema, il teatro Siracusa subì un lento declino.
Nel 2011 la regione Calabria assunse gli oneri locatori della struttura stessa affidandone la gestione, a seguito di un bando pubblico, ad una A.T.S. capeggiata dalla Fondazione Horcinus Orca, comprensiva anche dell’Ateneo reggino.A seguito di ciò più di 200 soggetti diversi hanno organizzato eventi culturali all’interno del “Siracusa” e fra questi restano nella memoria dei reggini le performance teatrali del compianto Renato Nicolini.
Alla scadenza del contratto nel mese di marzo 2015 la Regione Calabria non ha proceduto al rinnovo del contratto locativo e conseguentemente l’attività del Siracusa si è interrotta. Ad avviso delle scriventi associazioni l’interruzione della disponibilità del Siracusa come spazio culturale della città rappresenta un grave diminuzione della vita culturale dell’intera città di Reggio Calabria. Tale impedimento deve essere rimosso al più presto. Ci appelliamo in primo luogo al Presidente della Regione Calabria perché voglia dare riconoscimento al primo teatro della città dopo il terremoto impedendone la definitiva chiusura.
Per questo motivo, chiediamo di poter collaborare al fine di individuare una o più soluzioni sostenibili. Secondo gli scriventi, è necessario coinvolgere le associazioni di categoria della città (Assindustria, Camera di Commercio, Confcommercio) che dovrebbero essere inserite all’interno di uno schema di governance che possa richiamarsi ai tanti esempi virtuosi esistenti in Italia che dimostrano quotidianamente come anche a queste latitudini, la “cultura genera reddito”.
Alla soluzione del problema, ci auspichiamo partecipino gli attori finanziari operanti in città che potrebbero svolgere un ruolo chiave sia in termini economici che in termini di agevolazioni nei confronti di possibili soggetti futuri gestori del Siracusa, la cui individuazione dovrebbe avvenire a mezzo di gara ad evidenza pubblica per tutelare l’imparzialità del processo proposto. A nostro avviso il Teatro Politeama Siracusa rimane una importante testimonianza storica della città di Reggio Calabria e andrebbe salvaguardato e valorizzato.Ognuno di noi è chiamato a fare la sua parte.
