Anna Nucera e la sfida per Reggio: ‘Enorme la distanza tra i giovani e la politica. I ragazzi vanno riportati al centro’

L'ex assessore, oggi candidato a sindaco, a Live Break, tra obiettivi, primarie e nuove idee: "Dobbiamo uscire dagli schemi, dai soliti giochini"


Un impegno nato quasi per caso, ma che oggi rappresenta una missione personale. Anna Nucera, ex assessore comunale ed oggi candidata a sindaco, ha raccontato a Live Break il percorso che l’ha portata a scendere nuovamente in campo, in vista delle elezioni amministrative di Reggio Calabria.

“Non era nelle mie idee continuare a fare politica – ha ammesso Anna Nucera. Per tanti anni sono stata dirigente scolastica, un ruolo che ho amato e che, in un certo senso, somiglia molto alla politica, perché essere a capo di una scuola significa gestire un piccolo Comune, ascoltare i bisogni e trovare soluzioni, è un po’ come fare il Sindaco”.

Eppure, la chiamata alla candidatura, l’ha spinta a riflettere sul proprio contributo alla città:

“La richiesta di candidarmi è arrivata da tante persone che hanno creduto e credono in me. Non posso negare che inizialmente mi sono sentita in colpa all’idea di dire di no. Ma poi ho capito che in questo momento bisogna mettersi in gioco, lavorare, fare la propria parte”.

L’aspetto che più la preoccupa è la distanza tra i giovani e la politica, un vuoto che, secondo Nucera, rappresenta un pericolo per la democrazia.

“Quello che ho imparato in tutti questi anni è che i giovani si sono allontanati dalla politica, e questo è un dramma per il nostro futuro. Se con il mio impegno riuscissi a riportare i ragazzi e le ragazze di Reggio ad interessarsi alla cosa pubblica, sentirei di aver già raggiunto un obiettivo importante”.

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“La gente non sa più a chi rivolgersi, serve una politica che ascolti”

Da quando ha annunciato la sua candidatura, Nucera racconta di aver ricevuto numerose telefonate da cittadini in cerca di aiuto:

“Mi chiamano per esporre problemi, per chiedere soluzioni, perché non sanno a chi rivolgersi. È possibile che a Reggio Calabria non ci sia più un luogo in cui la gente possa andare per trovare ascolto da parte delle istituzioni? Questo non può accadere in una città che vuole crescere”.

Secondo l’ex assessore, è necessario ricreare spazi di partecipazione, in cui la comunità possa confrontarsi e avere un ruolo attivo nelle decisioni politiche.

“Dobbiamo smettere di delegare. Ognuno di noi deve impegnarsi in prima persona. Io sono qui per questo, per mettermi a disposizione della città. Le soluzioni si trovano insieme, e una volta trovate, non si molla assolutamente”.

L’esperienza da assessore: tra risultati e autocritica

Il passato di Anna Nucera come assessore alla Pubblica Istruzione ed ai rapporti con l’Università (dal 2017 al 2018) per la prima Giunta Falcomatà ha segnato il suo percorso politico.

“Sono entrata in giunta in un momento difficile, con due problemi enormi: la mancanza della mensa scolastica e il caos del dimensionamento scolastico”, ha ricordato.

Nucera rivendica il lavoro fatto, ma non nasconde le difficoltà:

“Si può lavorare, ma migliorare una città come Reggio Calabria non è facile. Certo, sono stati fatti errori, e sicuramente si poteva fare di più. Lo penso anche del mio lavoro. È una questione di organizzazione, di mettere le persone giuste al posto giusto. Non era facile allora e non lo è oggi, ma quello che conta è voltare pagina e guardare avanti. Chiunque sarà il prossimo sindaco o la prossima sindaca dovrà pensare solo a far crescere Reggio Calabria. Le potenzialità sono enormi, ma servono scelte coraggiose”.

“Basta schemi rigidi, servono nuove idee”

Un altro punto critico per Nucera è l’eccessiva rigidità della politica locale:

“Se vogliamo fare qualcosa di buono per questa città, dobbiamo uscire dagli schemi. Io rispetto le logiche di partito, ne ho fatto parte e so cosa significano, ma a Reggio Calabria, se non si cambia il modus operandi, governare sarà difficile per chiunque”.

Un messaggio chiaro, rivolto a chi oggi gestisce i tavoli del centrosinistra in vista delle prossime amministrative.

Primarie del centrosinistra? “Tutto è in movimento”

Negli ultimi giorni si è parlato della possibilità, che diviene sempre più concreta, di indire le primarie per il centrosinistra, una proposta annunciata a CityNow sia dall’ex capogruppo del PD Giuseppe Sera che dal consigliere Giuseppe Marino.

A tal proposito, Nucera non chiude le porte, ma nemmeno conferma la sua partecipazione:

“Tutto è in costante movimento e mutabile. Non sappiamo tra poco cosa succederà. Cosa rimane in piedi? L’idea e il merito“.

Un’uscita che lascia aperti diversi scenari, in attesa di capire quali saranno le reali dinamiche all’interno del centrosinistra. Dopo l’esperienza del 2020, che ha visto la partecipazione di tantissimi candidati, quanti e chi saranno, nel 2026, i candidati per la guida di Palazzo San Giorgio?

Una riflessione sull’8 marzo

In vista della Giornata Internazionale della Donna, Anna Nucera ha voluto soffermarsi su una riflessione più ampia, che supera il contesto politico ed elettorale per toccare il tema dei diritti delle donne e delle discriminazioni ancora radicate nella società.

“Se parliamo della nostra realtà, del rapporto reale tra uomo e donna, dobbiamo ammettere che ancora oggi le donne vengono ammazzate perché scelgono di lasciare un uomo. Questo mi fa pensare. Non possiamo limitarci a guardare solo al nostro mondo occidentale, ma dobbiamo allargare lo sguardo alle tantissime donne nel mondo che vivono in condizioni disumane”, ha dichiarato.

Una giornata come l’8 marzo, dunque, non deve essere solo un’occasione per celebrare le conquiste delle donne, ma anche un momento di consapevolezza sulle ingiustizie ancora presenti nel mondo.

“Pensiamo alle spose bambine, alle donne a cui vengono mutilati i genitali, alle donne che non possono decidere del proprio destino senza rischiare la vita. Pensiamo a chi, ancora oggi, viene picchiata, sottomessa, privata della libertà. Abbiamo ancora tantissimo lavoro da fare. Le donne non sono solo quelle che vediamo qui, ma sono tutte, in ogni parte del mondo”.

Nucera ha poi toccato un tema particolarmente forte: l’indifferenza con cui, sempre più spesso, si accolgono le notizie di femminicidio.

“Ci stiamo quasi abituando. Quando sentiamo che un uomo ha ucciso una donna perché lei lo ha lasciato, ormai lo accogliamo quasi con rassegnazione. Ma questa è una barbarie insopportabile. È inaccettabile pensare che nel 2024 una donna non possa essere libera di scegliere della propria vita senza mettere a rischio la propria esistenza”.

Un messaggio chiaro, che supera la politica per toccare il cuore della questione femminile: la parità non è ancora raggiunta e la battaglia per i diritti delle donne è tutt’altro che conclusa.

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