Angela Marcianò: ‘Rinegoziazione mutui del Comune operazione che pagheremo a caro prezzo’

"Non è corretto parlare di risparmio per l’Ente. Critico inoltre il modus operandi", evidenzia il consigliere comunale

Angela Marcianò

“Venerdì 21 ottobre abbiamo appurato che la Cassa Depositi e Prestiti Spa si è resa disponibile alla rinegoziazione per l’anno 2022 dei prestiti in ammortamento alla data del 1° luglio 2022 concessi alle Città metropolitane ed ai Comuni capoluogo di Regione o sede di Area Metropolitana, inclusi quelli già oggetto di precedenti programmi di rinegoziazione.

Gli Enti beneficiari di prestiti possono accedere alla rinegoziazione nei casi e secondo le modalità indicate nella Circolare n.1302 del 20 settembre 2022”.

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Il consigliere comunale Angela Marcianò di Impegno e Identità, è intervenuta nel corso del consiglio comunale, esprimendo un parere contrario rispetto alla rinegoziazione dei mutui decisa dall’amministrazione.

“I “Prestiti Rinegoziati” avranno le seguenti caratteristiche:
− debito residuo rinegoziato pari a quello in essere al 1° luglio 2022, risultante a seguito del pagamento al 30 giugno 2022 della rata prevista nei vigenti piani di ammortamento;

− corresponsione dal 31 dicembre 2022 al 30 giugno 2024 di rate semestrali comprensive di quote capitale, ciascuna di importo pari allo 0,25% del debito residuo rinegoziato al 1° luglio 2022, e di quote interessi calcolate al tasso di interesse fisso post rinegoziazione;

− corresponsione dal 31 dicembre 2024 fino alla scadenza dei prestiti di rate costanti semestrali, comprensive di quote capitale e quote interessi calcolate al tasso di interesse fisso post rinegoziazione”.

“A ben vedere -prosegue Marcianò- l’operazione di rinegoziazione potrà generare un beneficio economico immediato per l’Ente, in quanto determina una diminuzione della spesa corrente per il periodo 2022-2024 .

In sostanza, si prevede un vantaggio con rate basse per due anni (si paga solo lo 0,25 della sorte capitale) con una riduzione della percentuale del tasso di interessi minima che si ripercuote negli anni successivi.

Cosa mi sento di stigmatizzare: innanzitutto , la mancanza di un coinvolgimento serio dei consiglieri componenti la Commissione consiliare Bilancio. Capisco che la maggioranza “dovrebbe” avere i numeri per approvare da se’ qualunque cosa, ma ribadisco il concetto, che la Città si possa salvare solo attraverso il confronto e con il contributo di tutti.

Secondo rilievo. Non è corretto parlare di risparmio per l’Ente, in quanto, come dice lo stesso parere del Collegio dei revisori, l’operazione produce solo “ una riduzione dei costi di indebitamento”.

Vi invito poi a guardare con attenzione gli incrementi previsti dal 2024 negli stessi prospetti elaborati dalla Cassa d.p. Prendiamo il caso della prima ( delle circa 469) posizione di mutuo oggetto della suddetta rinegoziazione : un debito residuo di 805.520,32.

La rata (capitale + interessi)(post) dal 31 /12/2022 sarà di 16.396,37 . Tuttavia, per lo stesso mutuo , la rata a partire dal 2024 e fino alla scadenza dello stesso ammonterà a 38.608,18.

Ci sono rate di mutui di oltre 3 milioni, che da un importo di 71 mila euro fino al 2024, arriveranno negli anni successivi a rate di 160 mila euro. In ragione di ciò, per adesso, mi pare si possa dire, che sebbene questa operazione consentirà un minore indebitamento per i primi due anni, contribuirà altresì a consegnare un “pessimo” regalo alla prossima amministrazione.

Sui mutui occorrerebbe fare un lavoro più approfondito con l’ausilio di tutti settori, volto ad es. ad estinguere i mutui su opere non più di interesse, procedere ad eventuali devoluzioni o chiedere alla Cassa depositi e prestiti il loro diverso utilizzo”, ha concluso Marcianò.