Alta velocità fino a Reggio, Versace: ‘Sia una priorità del Paese’

'Serve avviare subito tutti gli atti necessari per finanziare, progettare e realizzare l’intera tratta', le parole del vice sindaco della Matro City


Il Vicesindaco metropolitano di Reggio Calabria lancia un appello affinché il tema dell’alta velocità ferroviaria da Salerno a Reggio Calabria venga affrontato con urgenza e decisione. Secondo Versace è necessario superare divisioni politiche e sindacali, dato che la situazione attuale penalizza anche infrastrutture strategiche come il Porto di Gioia Tauro, la Bovalino-Bagnara e la statale 106.

La nuova linea Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria costituisce un itinerario strategico sia per i passeggeri che per le merci in un’ottica di maggiore connessione tra il sud e il nord del Paese.

Il nuovo collegamento ha come obiettivo quello di garantire l’accesso al sistema ferroviario AV a diverse zone a elevata valenza territoriale quali il Cilento e il Vallo di Diano, la costa Jonica, l’alto e il basso Cosentino, l’area del Porto di Gioia Tauro e il Reggino, oltre che una velocizzazione dei collegamenti verso Potenza, verso la Sicilia, verso i territori della Calabria sul Mar Jonio e verso Cosenza. Allo stesso tempo, contribuirà in maniera significativa al potenziamento dell’itinerario merci Gioia Tauro-Paola-Bari (corridoio Adriatico). 

Al momento, tuttavia, il confronto tecnico e politico rimane in stand by. La riformulazione delle risorse finanziarie complica ulteriormente la situazione. Parte dei fondi destinati all’Alta Velocità sono stati incomprensibilmente riassegnati a opere già precedentemente avviate. I tempi stringono e il rischio di un’ulteriore marginalizzazione della Calabria è sempre più concreto. A tal proposito corrette erano a suo tempo state le dichiarazioni rese negli anni 2022-2023  dal  Vice Sindaco Metropolitano Versace che già  esprimeva la sua preoccupazione per quanto concerne il reale impegno da parte del Governo di voler investire definitivamente in un’area oramai pacificamente qualificata come  depressa sotto l’aspetto economico, finanziario e sociale.

Questo progetto rappresenta non solo un’ importante opportunità di sviluppo economico per la Calabria, ma anche un passo significativo verso la modernizzazione della rete ferroviaria nazionale.

Sul tema dell’alta velocità ferroviaria fino a Reggio Calabria è indispensabile fare chiarezza”, afferma Versace. “Serve avviare subito tutti gli atti necessari per finanziare, progettare e realizzare l’intera tratta. Il Governo nazionale e la Regione Calabria smettano di rilasciare dichiarazioni ambigue che non tranquillizzano né l’opinione pubblica né le istituzioni locali, ma che, al contrario, generano dubbi sull’effettiva realizzazione di quest’opera strategica, che sembrerebbe definitivamente essere stata cancellata dagli impegni di governo a suo tempo assunti, con la conferma dell’assenza di qualsivoglia finanziamento previsto anche alla luce dell’ultima manovra finanziaria appena approvata ”.

Le scelte politiche del governo centrale continuano infatti a suscitare dibattiti accesi, soprattutto in un momento in cui il sud Italia ha bisogno di investimenti significativi per colmare il divario infrastrutturale con il resto del Paese. La situazione attuale della linea ferroviaria Alta velocità in Calabria è quindi un tema cruciale da seguire con attenzione, mentre i cittadini e i lavoratori del settore chiedono un’inversione di rotta che possa garantire un futuro migliore per il loro territorio; si registrano infatti solo dichiarazioni d’intenti su scala nazionale e regionale dei diversi esponenti  del mondo della politica sindacale sulla bontà di questo fondamentale intervento, ma senza mai praticamente incidere nelle sedi opportune con atti concreti che definiscano una volta per tutte risorse e iter progettuali.

La questione non va in alcun modo personalizzata – aggiunge Versace – è convinzione della politica, al di là di ogni schieramento, oltre che dell’intera comunità calabrese, che sul tema infrastrutturale la realizzazione dell’alta velocità ferroviaria fino a Reggio Calabria sia un obiettivo non più rinviabile, non solo per i reggini, ma per l’intera Calabria. Leggere ancora oggi di progetti che addirittura allungherebbero il tracciato ferroviario, portandolo dagli attuali 393 chilometri a 445, caso più unico che raro, lascia oggettivamente basiti e  perplessi l’intera comunità. A fronte dei pesanti ritardi registrati, nonostante  qualche autorevole tecnico avesse prefigurato il rischio già a suo tempo, oggi più che mai comincia a prefigurarsi l’ipotesi, da scongiurare con ogni mezzo, che possa andare definitivamente in fumo il finanziamento dell’intera infrastruttura, producendo di fatto un danno incalcolabile per i cittadini calabresi”.

E’ impensabile, per l’Italia,  vedere incompiuto un asse infrastrutturale che unirebbe concretamente non solo l’intero Paese, ma anche una realtà produttiva strategica quale il Porto di Gioia Tauro, opera strategica per la Comunità Europea, che ricade proprio nel cuore del territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria.

Il vice sindaco metropolitano, con delega alla viabilità, aggiunge :

 “Si discute molto, inoltre, della realizzazione del Ponte sullo Stretto, senza considerare come sia fondamentale che un’opera di tale portata sia supportata da una rete ferroviaria efficiente che consenta il trasporto rapido di persone e merci non solo  dalla Campania alla Calabria ma anche un ponte che dovrebbe connettere il Mediterraneo con il resto d’Europa; aspro alle nostre latitudini sembra essere diventato il dibattito di coloro che sono a favore o contrari alla realizzazione del ponte sullo stretto ma fondamentale importanza, rivestirà comprendere, che sulla trasportistica infrastrutturale tutte le opere devono essere connesse le une con le altre. Ecco perché l’alta velocità non può più essere derogabile in    questa particolare area del Paese.

 Che senso ha finanziare una galleria fino a Cosenza, mentre gran parte della Calabria e il Porto di Gioia Tauro restano esclusi da collegamenti adeguati?” .

Solo l’abbassamento dei tempi di percorrenza sul tratto ferroviario da Roma, passando per  Napoli, Salerno fino ad arrivare in Calabria, può generare un  maggiore Pil per il Sud, ma a patto che non sia un intervento a ‘macchia di leopardo’ o con tempi di realizzazione purtroppo ancora non chiari”.

Gli studi tecnici a supporto dell’opera esistono già:  “l’Università Mediterranea ha più volte evidenziato i benefici di quest’infrastruttura, che si integra perfettamente con la presenza del Porto di Gioia Tauro, forse il più importante polo commerciale d’ Italia dopo Genova, e con il più ricco, senza alcun timore di smentita, patrimonio culturale e archeologico della Calabria con i suoi guerrieri   Bronzi di Riace esposti al MArRC di Reggio Calabria”.

 “Si tratta di una sfida che non può essere vanificata, perderebbe l’Italia intera. Ecco perché – conclude Versace – occorre che ci sia un forte  atto  di impulso  politico  istituzionale con il coinvolgimento di tutte le forze produttive, associazioni di categoria, sindacati, partiti politici, Regione Calabria e Regione Sicilia in primis, affinchè definitivamente si esca dalle ambiguità fino ad oggi palesate e ci si concentri tutti insieme senza alcuna divisione a finanziare quella che SI può definirsi  L’OPERA DEL SECOLO, che  d’intesa con gli indicatori economici garantirebbe lo stesso livello di crescita del Sud Italia al pari delle altre Regioni del Nord Italia .