Alloggi per rifugiati ucraini: l’iniziativa del Comune di Santo Stefano

L'amministrazione comunale ha messo a disposizione due alloggi di edilizia residenziale pubblica

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Nell’evidenziare la necessaria partecipazione e l’opportuna sensibilità verso un dramma umano inimmaginabile a cui tutti noi abbiamo il dovere di dimostrare solidarietà fattiva, trattandosi nei fatti di un esodo di massa  forzato di proporzioni mai viste e le cui conseguenze saranno di lunghissimo termine, in questo contesto l’Amministrazione Comunale di Santo Stefano in Aspromonte non può restare neutrale e pertanto ha comunicato alla Prefettura di Reggio Calabria ed al Dipartimento della Protezione civile della Regione Calabria, soggetti istituzionali deputati a ciò, la messa in disponibilità allo scopo di due alloggi di edilizia residenziale pubblica.

Si precisa che trattasi solo di due in quanto la normativa regionale in materia precisa che il Comune può disporre per casi emergenziali solo di tre alloggi (uno è già utilizzato) cosiddetti “riservati” ed infatti non appena la Regione Calabria adotterà, per come già dichiarato, un provvedimento di modifica della suddetta normativa gli alloggi di edilizia residenziale pubblica disponibili per i profughi saranno molti di piu’.

Inoltre, comunica il sindaco Malara con grande orgoglio, che anche alcuni cittadini della Comunità di santo Stefano in Aspromonte hanno dichiarato di essere ben disponibili a mettere a disposizione, e quindi ospitare gratuitamente in appartamenti liberi di loro proprietà, i profughi provenienti dalla guerra in Ucraina.

Infine si suggerisce la possibilità di utilizzare per il medesimo scopo la Colonia Franchetti di Mannoli; trattasi di una sorta di villaggio sito nel nostro Comune presso cui un paio di decenni addietro insisteva una Colonia per Bambini; essa è fortemente idonea rispetto alla necessità di ospitare famiglie con bambini, fino a circa un centinaio di persone,  grazie alla presenza di piu’ edifici abitabili, grandi spazi liberi, locali di ottime dimensioni per la mensa e per riunioni o altre attività comuni; si tratterebbe nei fatti di un Villaggio dell’accoglienza dove le famiglie profughe potrebbero stare da sole ma anche in gruppo nel rispetto delle loro tradizioni.

Inoltre si possono aggiungere l’utilizzabilita dei beni confiscati presenti sul territorio e non ancora assegnati al comune si tratta di 5 immobili in grado di ospitare circa 50 persone.

Infine l’Amministrazione Comunale di Santo Stefano in Aspromonte nel dichiarare la piena disponibilità per il supporto di qualunque esigenza nell ambito di questa diaspora  con tutti i mezzi di cui dispone invita tutti i cittadini a prender parte alla Marcia per la Pace che si terrà domani 12 marzo a Villa San Giovanni.