Al via il Paleariza Festival. “Il futuro migliore è costruito su antiche radici”

Ciccio Nucera Paleariza

“L’Edizione 2017, la XX del nostro Festival Paleariza, ha un programma davvero ricco e variegato, che non si limiterà ai soli Concerti Musicali ma prevede anche: Eventi Culturali (Film e DocuFilm, Conservatorio di Musica e Danza, Danza, Eventi Enogastronomici), Attività Culturali e Naturalistiche (Seminari, Visite Guidate, Presentazione di Volumi, Corsi di Lingua Greco Calabra, Escursioni), Mostre (Fotografia, Artigianato Artistico e Tradizionale).”

Queste le parole con cui il sito ufficiale annuncia l’edizione 2017 del Paleariza Festival.

Oltre la grande varietà di eventi, il festival è noto per la ‘vastità’ dei luoghi in cui si svolge. Prenderanno infatti parte all’iniziativa i Comuni di Bagaladi, Bova, Bova Marina, Brancaleone, Condofuri, Melito di Porto Salvo, Palizzi, Roccaforte del Greco, Roghudi, San Lorenzo e Staiti ; a questi si aggiungono anche i Comuni di Africo, Bruzzano Zeffirio, Cardeto, Ferruzzano, Montebello Jonico e Motta San Giovanni.

Il Festival che prenderà vita in queste diverse località, è cominciato martedì 1 Agosto e vedrà chiudersi il sipario solamente la sera di sabato 19.

Paleariza è una parola proveniente dal greco che significa ‘antica radice’ e proprio su questa basi che si fonda il festival che ogni anno anima la zona grecanica della Calabria. Si tratta di una rassegna etno-culturale-musicale che ha lo scopo di far ricongiungere i cittadini con le tradizioni della nostra terra.

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Il Festival Paleariza riveste una notevole importanza per la rinascita del territorio. La rassegna ha infatti ricevuto dal Ministero del Turismo il marchio “Patrimonio d’Italia“, premio dedicato alle manifestazioni culturali che contribuiscono a valorizzare l’immagine dell’Italia e a generare nuovi flussi turistici.

“Il Premio speciale è stato attribuito a Paleariza quale manifestazione della tradizione italiana (unica manifestazione della tradizione italiana in Calabria) che si è maggiormente distinta per la capacità di mantenere viva la cultura e l’identità del proprio territorio, rinnovando le rappresentazioni tradizionali ed adeguandole al mutamento dei tempi.”

I partecipanti al Festival Paleariza si troveranno proiettati in un contesto nel quale cultura, paesaggio, ospitalità e tradizioni si intrecciano ad ogni passaggio e offrono alle persone esperienze uniche da vivere. La storia, la memoria, la contemporaneità, le nuove vie reali e virtuali aprono spazi per vivere e per sognare.

Paleariza è la voce di un’altra Calabria, una Calabria che vuole ripartire e fondare il proprio futuro sulle antiche radici, che non vuole stare in silenzio nella rassegnazione, che vuole sognare un futuro migliore per le nuove generazioni.

“Paleariza è qualcosa di più complesso e interessante di un semplice Festival, è un marchio d’area, un progetto di turismo responsabile, un percorso di lettura di un territorio ricco di storia, la storia dei Greci di Calabria e dei pastori dell’Aspromonte.”

Come ogni anno, il Festival  ha un tema principale. La XX Edizione del Festival è dedicata ai Migranti.

Un tema caldo di attualità che tocca la Calabria e il Meridione in particolar modo. La Calabria Greca è un territorio che accoglie e tante sono le storie di uomini e donne, venuti da lontano, che stanno e vivono tra di noi senza subire discriminazioni.

Il Festival ha un occhio di riguardo anche per il tema “Donne“, sui loro diritti spesso negati, lavoro in primis, sulle violenze che si trovano a subire a causa di individui violenti che vivono nella sottocultura e nell’illegalità. A queste Donne, e a tutte le Donne, il Festival è dedicato attraverso un antico Canto di Bova che accompagnava il loro lavoro nei campi:

TRAGUDÙSI I JINÈKE STIN DULÌA, TRAGUDÙSI I PEZÌ OLI TIN ORA
Cantano le donne al lavoro, cantano i lavoratori tutto il tempo