Al Museo Rock di catanzaro l’omaggio al mito dei Pink Floyd
05 Luglio 2015 - 17:55 | di Vincenzo Comi
Anche il Museo del Rock di Catanzaro rende omaggio al mito dei Pink Floyd che in questi giorni rivive a Pompei attraverso una mostra fotografica inedita sull’indimenticabile concerto “a porte chiuse” che il gruppo tenne all’Anfiteatro degli scavi nell’ottobre del 1971.
L’evento nasce a 44 anni di distanza dal film “Live at Pompei“, diretto dal regista scozzese Adrian Maben, che ha immortalato una delle performance più belle della storia dei Pink Floyd. Al museo del rock di Catanzaro sono esposti due manifesti e la locandina della prima edizione italiana della pellicola, autentiche chicche per gli appassionati nell’ambito di un’esposizione ricca e variegata all’interno della sede di via Turco, angolo via Cirimeli.
Il calendario delle attività presso il museo del rock proseguirà, inoltre, nei prossimi giorni con alcune iniziative all’insegna della musica e del cinema. Sabato 4 luglio, la giovane band dei “DejaVu” ha presentato il proprio album di debutto, un progetto acustico intitolato “Apparente“. Il 7, 8 e 9 luglio sarà la volta, invece, del “Piccolo festival del cinema rock”: una rassegna di tre serate, con inizio alle ore 20.30, dedicate ad alcune pellicole cult.
Ad aprire il mini ciclo di proiezioni sarà “Mad dogs and englishman” del 1971 che documentò lo spaccato di vita della breve tournée statunitense di un Joe Cocker all’epoca del suo massimo fulgore come cantante rhythm & blues del nord d’Inghilterra, assurto a celebrità dopo l’esibizione al festival di Woodstock dell’anno precedente. L’8 luglio sarà la volta di “Blow Up” di Michelangelo Antonioni, film culto d’eccellenza girato nella Londra degli anni ’60 tra mode giovanili, musica e contestazione per un’avventura dello sguardo all’interno della civiltà contemporanea.
La rassegna si concluderà il 9 agosto con “Harold and Maude” diretto da uno dei più anticonformisti tra i registi americani, Hal Ashby, autore di celebri titoli come “Tornando a casa” e “Oltre il giardino”.
Un’eccentrica commedia divenuta dal 1971 un longseller grazie alla forza di una storia, che rivendica il diritto alla fantasia e alla libertà individuale, impreziosita dalla colonna musicale di Cat Stevens