Al liceo scientifico ‘Leonardo Da Vinci’ sono stati presentanti i risultati del progetto pilota di screening tiroideo.


“La patologia tiroidea e la sua prevenzione” è il titolo del seminario in cui sono stati illustrati i dati della ricerca epidemiologica che, nel corso dell’anno scolastico, ha coinvolto 550 alunni con ecografia per screening tiroideo e 160 con dosaggio selenio e iodio. Presso l’Aula Magna del liceo scientifico “Leonardo da Vinci ” di Reggio Calabria, sono intervenuti il dirigente scolastico Giuseppina Princi, Pasquale Veneziano, Presidente dell’Ordine dei medici di Reggio Calabria e Domenico Tromba, endocrinologo e responsabile per l’Ordine dei Medici del percorso sperimentale di Biomedicina attivato al liceo.Giuseppina Princi, ha evidenziato la validità di un percorso pilota a livello Nazionale: “Con l’incentivazione di percorsi attivati all’interno del liceo con il Piano dell’offerta formativa, abbiamo voluto  puntare sull’educazione alla salute degli adolescenti, con programmi educativi mirati e rivolti alla persona-studente nella sua globalità corpo-mente e spirito, per ampliare le possibilità di crescita formativa”. Il Presidente dell’Ordine dei Medici, ha sottolineato: “La prevenzione ha rivestito un’importanza fondamentale. E’ necessario continuare a proporre percorsi che all’interno della scuola, possano sensibilizzare gli studenti e le loro famiglie, a sottoporsi ad esami, ecografia e dosaggi”.  Domenico Tromba, endocrinologo, con studi a livello mondiale in collaborazione con la Comunità europea ed il CNR, ha spiegato le caratteristiche delle patologie tiroidee: “Le indagini e gli esami svolti hanno consentito di verificare la presenza in un soggetto di una patologia della tiroide e di poter intervenire con una terapia adeguata. Di norma gli esami che possono essere eseguiti sono gli ormoni tiroidei – TSH , indagini dinamiche, anticorpi, tireoglobulina e calcitonina, ecografia e captazione e scintigrafia tiroidea. I sintomi variano a seconda se trattiamo l’ipotiroidismo o l’ipertiroidismo. Nel primo caso, si possono verificare tra l’altro una modificazione dell’aspetto fisico, cute secca, bradicardia. Mentre, nell’ipertiroidismo, le indicazioni sono perdita di peso, aumento dell’appetito, tremore delle dita, tachicardia,fibrillazione atriale e vitiligo. Il tumore alla tiroide è aumentato con una maggiore incidenza soprattutto nelle donne”. L’endocrinologo, poi, si è soffermato sulle caratteristiche del gozzo endemico: “La tiroide per produrre ormoni necessità di iodio ed una carenza di quest’ultimo porta alla comparsa della patologia. L’ipofisi stimola molto la tiroide che inizia a produrre noduli, creando il gozzo endemico. Le quantità di iodio presenti negli alimenti sono notevolmente ridotte. La profilassi dunque,indica nel caso di gozzo endemico: distribuzione di sale iodato, aggiunta di iodio nelle acque potabili, iniezione di iodio”.