AIC Calcagno: ‘No a chiusura dei campionati solo per risparmiare’
Il vicepresidente dell'Assocalciatori si rivolge ad alcuni presidenti di serie C
03 Aprile 2020 - 11:08 | redazione
Cosa verrà fuori dall’assemblea di oggi lo sapremo a breve, intanto c’è una dichiarazione del vicepresidente dell’AIC rilasciata al Corriere dello Sport e ripresa da tuttoC.com sulla richiesta di sospensione dei campionati: “C’è troppa demagogia sugli stipendi dei calciatori, da parte di tutti. Noi calciatori facciamo la nostra parte, ma tocca anche agli altri soggetti del sistema calcio che è arrivato a questa emergenza con i conti non in ordine. Questa crisi deve essere l’occasione per riequilibrare il sistema e riformarlo.
Il nostro mondo dovrebbe essere sostenibile, stabile e solidale. Se si continua a dare di più a chi ha già di più, alla piramide sarà data la spallata definitiva. Ma serve il contributo di tutti, altrimenti i presidenti continueranno a considerarci dei soci quando ci sono perdite, chiedendoci di aiutare ad appianare i conti, e invece dei dipendenti e basta quando ci sono utili. Anche chi guadagna il doppio o il triplo di un lavoratore medio non può rinunciare a cuor leggero a tre-quattro stipendi. Anche i calciatori di Serie C pagano le rate del mutuo.
La metà dei professionisti in Italia ha contratti al di sotto dei 50.000 euro lordi, circa 2.500 euro netti al mese. Non mi sembra che siano loro il problema. E mi dispiacerebbe se qualche presidente, specialmente in C, mirasse alla chiusura della stagione per risparmiare”.