Agricoltura, 30 milioni alla filiera suinicola per fronteggiare la crisi Covid-19
La sperimentazione sarà in vigore fino al 31 dicembre 2021
07 Luglio 2020 - 21:46 | Comunicato Stampa
Tra le più penalizzate dalla crisi generata dalla pandemia Covid-19, la filiera suinicola è al centro di ulteriori interventi contenuti nel Dl Rilancio, all’esame della Camera dei Deputati per la conversione. Azioni che si inseriscono nella più ampia strategia di un patto nazionale di filiera, come proposto dalla ministra Bellanova in un recente incontro con le amministrazioni regionali e la cui istruttoria tecnica è già in corso. Oltre all’esonero straordinario dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali per il periodo dal 1° gennaio al 30 giugno 2020, che coinvolge l’allevamento, vi è uno stanziamento di 30 milioni di euro dedicato alla suinicoltura all’interno del Fondo emergenziale per le filiere in crisi.
“Lo schema di decreto attuativo è attualmente al vaglio delle amministrazioni regionali – dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate, nel corso della risposta ad una interrogazione parlamentare in Commissione Agricoltura al Senato – I fondi saranno suddivisi tra sovvenzioni e interventi di ammasso e l’auspicio è che l’intesa possa essere espressa già nella prossima seduta della Conferenza Stato-Regioni prevista per giovedì 9 luglio. Si è appena conclusa, inoltre – prosegue L’Abbate – la gara relativa al primo bando del valore di 9 milioni di euro per acquisti di prosciutti Dop da destinare alla distribuzione a favore degli indigenti”.
Dallo scorso 3 luglio, poi, scaduto il termine dei tre mesi previsto dalla norma unionale, il decreto ministeriale che introduce l’obbligo di indicazione dell’origine delle carni suine utilizzate nei prodotti trasformati è alla firma dei Ministri dello sviluppo economico e della salute. Si introduce l’obbligo per i produttori di indicare in etichetta, in maniera leggibile, il paese di nascita degli animali, quello di allevamento e quello di macellazione; la dicitura “100% italiano” è utilizzabile solo quando la carne proviene da suini nati, allevati, macellati e trasformati in Italia. La sperimentazione sarà in vigore fino al 31 dicembre 2021. Infine, è in attuazione la spesa del Fondo suinicolo nazionale in merito alla campagna di comunicazione del prosciutto Dop, il rafforzamento delle commissioni uniche nazionali e il potenziamento del Piano Straordinario di promozione del made in Italy sia in un’ottica strategica e di sistema sia attraverso misure straordinarie di impatto immediato per fronteggiare l’emergenza Covid-19.