Maternità surrogata, Agedo contro il DDL Varchi: ‘Non è il primo attacco alla comunità LGBT+’
Con il DDL Varchi la maternità surrogata sarà punita anche all’estero come reato universale
20 Ottobre 2024 - 15:10 | Comunicato Stampa
Solo da alcuni e non da tutte e tutti, a quanto pare! Non sembra infatti premere al nostro governo la sorte delle bambine e dei bambini nati da gestazione per altri o maternità surrogata che, dal momento in cui il disegno di legge Varchi verrà firmato dal Presidente della Repubblica e rinviato al Parlamento, porteranno lo stigma di essere “frutto di un crimine”.
La nuova legge sulla maternità surrogata
Il 16 ottobre 2024 il Senato italiano ha approvato in via definitiva il disegno di legge Varchi, presentato il 15 febbraio 2023. La legge prevede una sanzione penale da tre mesi a due anni e una multa da 600.000 a un milione di euro, punendo con la reclusione i cittadini italiani che, all’estero, in qualsiasi forma, realizzano, organizzano o pubblicizzano la maternità surrogata.
“La maternità surrogata diventa reato universale” è il messaggio che da più di un anno viene dato da tutti gli organi di informazione.
Ma quali sono gli altri reati considerati universali dalla legge italiana? Sono i crimini di guerra, il genocidio, la tortura, la schiavitù e i crimini contro l’umanità, ovvero i più gravi crimini del diritto internazionale, perseguibili a prescindere dal luogo in cui sono stati commessi o dalla nazionalità di chi li ha commessi.
Il contesto legislativo preesistente
Ma in Italia la maternità surrogata era già un reato? Sì, era proibita dalla legge 40 del 2004, che prevede una multa da 600.000 a un milione di euro e la reclusione da due mesi a tre anni per chi la pratica.
Perché questa nuova legge?
Quale necessità ha spinto la modifica di un solo comma della legge 40, rendendo questo reato perseguibile anche se commesso all’estero, in quei paesi dove la maternità surrogata è regolamentata e ritenuta lecita? Un’ipotesi è che questa legge voglia trasformare il principio etico di alcune persone in una norma comportamentale per tutte e tutti, ignorando i richiami della Corte europea e della Consulta che ricordano il principio del superiore interesse del minore al riconoscimento di entrambi i genitori, a prescindere dalle modalità procreative.
Chi è nel mirino di questa legge? La risposta è semplice: le coppie omosessuali.
Sebbene la maggioranza di coppie che usufruiscono della GPA sia eterosessuale, solo per le coppie omosessuali, con due uomini sul certificato di nascita, sarebbe facilmente riconoscibile l’utilizzo della maternità surrogata.
Altri attacchi alla comunità LGBT+
Questo non è il primo attacco alla comunità LGBT+ da parte del governo e dei movimenti pro-life e anti-gender. Ecco un elenco di recenti iniziative:
- Il ministro della Salute Orazio Schillaci ordina un’ispezione all’ospedale Careggi di Firenze per verificare i percorsi di trattamento dei bambini con disforia di genere.
- La risoluzione presentata dal deputato Sasso contro la “propaganda gender nelle scuole”.
- La proposta di legge “Divieto dell’inserimento di obiettivi educativi fondati sulle teorie del gender” presentata dall’onorevole Ravetto.
- Attacchi alla libertà di insegnamento di un gruppo di ricerca dell’Università di Roma Tre.
- Il deputato Sasso chiede il licenziamento di Federico Zappino, docente di Teorie di genere e queer.
- La sanzione del ministro Valditara al docente Christian Raimo.
- Il tour di Provita & Famiglia con la detransitioner Luka Hein, volto a delegittimare le persone transgender.
- Il 16 ottobre 2024, la maternità surrogata è diventata reato universale.
L’impegno di Agedo
Agedo (Associazione di genitori, amiche e amici di persone LGBT+) oggi più che mai è al fianco delle persone della comunità e rinnova il proprio impegno nella lotta per i diritti, facendo appello alla coscienza collettiva di chi desidera una società equa e solidale.