Aeroporto Tito Minniti, Or.S.A. Trasporti: ‘Scellerate le ultime decisioni della Sacal’
"Lasciato un solo passaggio per i controlli di sicurezza a chiunque debba accedere agli imbarchi. Quale il ruolo dell’Enac?” la nota del sindacato
02 Giugno 2024 - 17:20 | Comunicato
Di seguito il comunicato stampa della Confederazione sindacale Or.S.A. Trasporti in seguito al sit-in di protesta dello scorso 28 maggio.
L’OR.S.A. Trasporti esprime grande soddisfazione per la buona riuscita dell’azione di protesta andata in onda lo scorso 28 maggio. Il sit-in tenutosi nella zona antistante alla Prefettura di Catanzaro, ha dato voce al grande malessere degli addetti in forza alla S.A.CAL ed alla S.A.CAL. GH S.p.A., operanti presso gli scali aeroportuali di Lamezia, Reggio e Crotone.
I dipendenti continuano a rivendicare il rispetto del CCNL e delle norme vigenti, la necessità di trasformazione dei contratti da part-time a full-time per sopperire alle effettive esigenze, nonché il bisogno di reperire altro personale da mercato esterno, anche mediante il ricorso di lavoratori stagionali, quest’ultimi, indispensabili in alcuni periodi dell’anno.
Eppure, nonostante si sia avviato un percorso di reperimento delle risorse rivolto soltanto all’aeroporto di Lamezia T., la società stenta all’immissione di tutti i candidati presenti in graduatoria, generando in tal modo sovraccarichi di lavoro e congestionamento delle attività. Nell’ambito del sit-in, presenziato dal Sindacato Autonomo del Trasporto Aereo e coadiuvato dalla Confederazione OR.S.A. Calabria, il segretario nazionale del S.A.T.A. Luciano Amodeo, nonché il segretario generale della confederazione OR.S.A. Calabria Vincenzo Rogolino ed il segretario aggiunto Paolo Occhiuto, sono stati ricevuti da S.E. il Prefetto di Catanzaro, che con grande disponibilità ed attenzione ha saputo recepire le rimostranze del sindacato, impegnandosi a voler apportare tutti gli approfondimenti necessari, relativi, in particolar modo, ai temi inerenti alla sicurezza sul lavoro.
Aeroporto Tito Minniti: la denuncia di OR.S.A.
Nonostante tutto, continuano le assurdità di una gestione scellerata degli aeroporti calabresi. Oltre alle innumerevoli problematiche già messe in evidenza nelle settimane scorse, assistiamo alla messa in campo di una nuova iniziativa. La società di Gestione ha deciso arbitrariamente di ridurre ad uno, il numero dei varchi precedentemente utilizzati per effettuare i controlli di sicurezza, necessari per l’accesso alla zona imbarchi. Il tutto è accaduto presso l’Aeroporto di Reggio Calabria, in un momento storico in cui il traffico di passeggeri è aumentato esponenzialmente.
In particolar modo, è stato eliminato un varco staff, ed uno dedicato ai soli passeggeri. Entrambi precedentemente esistenti, lasciando un solo passaggio disponibile per l’effettuazione dei controlli, a chiunque debba accedere alla zona imbarchi.
Quindi, tanto per intenderci, il personale (piloti, assistenti di bordo, personale S.A.CAL., Aviapartner etc..), è costretto ad accedere alle aree di servizio, dovendo chiedere ai passeggeri in fila, la gentile cortesia di dovergli cedere il passo, per poter garantire la partenza in orario degli aerei. Persino il controllo dei passeggeri a ridotta mobilità, viene effettuato senza che gli stessi vengano sottoposti al passaggio dal metal detector. Quindi, quest’ultimi, vengono abbandonati in una zona, senza che l’Addetto incaricato possa mantenerne il controllo visivo. Lo stesso Addetto, nel frattempo, dovrà goffamente saltare la coda, e sottoporsi ai controlli di sicurezza prima di potersi nuovamente occupare del passeggero ad egli affidato, che nelle more rimane da solo.
Oltre a tale gravissima situazione, a formare la lunghissima coda d’attesa che congestiona completamente l’area d’accesso ai gates, si potrebbero trovare anche le autorità assoggettate alla scorta per la salvaguardia della propria incolumità, e tutti gli aventi diritto agli accessi, per così dire, precedentemente privilegiati per motivi di sicurezza. In questa situazione, si è già assistito a passeggeri rimasti a terra per i giustificati ritardi generatisi ai controlli di sicurezza.
Ci chiediamo quale sia il ruolo degli organismi di vigilanza, che in tali circostanze dovrebbero intervenire tempestivamente per impedire la messa in campo di azioni arbitrarie, che potrebbero generare non soltanto disagi, bensì diminuire la sicurezza garantita per mezzo di controlli accurati, che in tal modo potrebbero venir meno.
Ci rivolgiamo ancora una volta al Direttore Generale dell’ENAC Dott. Alessio Quaranta, che ultimamente sembra essersi distratto rispetto alle innumerevoli problematiche relative alla sicurezza degli aeroporti calabresi, sulle quali, invece, dovrebbe esserci un adeguata attenzione proprio da parte dell’ENAC. Ci chiediamo, in tal senso, che tipo di ispezioni vengano effettuate, e con quale periodicità. Insomma, fatti che a nostro avviso sarebbero gravissimi, meritando per tali ragioni la massima attenzione da parte degli organismi di vigilanza preposti. Intanto, a seguito della prima azione di sciopero, il sindacato OR.S.A. attende le risposte necessarie, che, se non arriveranno nelle prossime ore, genereranno con assoluta certezza una nuova azione di protesta, che questa volta sarà inevitabilmente di 24 ore.
“Scenderemo nuovamente in piazza, richiamando in modo più determinato, l’attenzione di una politica di governo regionale totalmente assente relativamente alle gravissime problematiche che stanno colpendo frontalmente i diritti dei lavoratori del comparto”.