Aeroporto di Reggio, il Sindacato Nazionale Guardie Giurate: "Operatori costretti a tre rientri"

"Lavoratori privati della possibilità, anche ridotta al minimo indispensabile, di organizzare le proprie esigenze personali e familiari", evidenzia il S.N.G.G.

Aeroporto Tito Minniti di Reggio Calabria, di seguito la nota del S.N.G.G., il Sindacato Nazionale Guardie Giurate.

In merito all’articolo molto interessante oltre che assolutamente veritiero del 2 giugno 2024, “Aeroporto Tito Minniti, Or.S.A. Trasporti: scellerate le ultime decisioni della Sacal”, dove veniva dato risalto al comunicato stampa della Confederazione Sindacale Or.S.A. Trasporti in seguito al sit-in di protesta tenutosi nella zona antistante la Prefettura di Catanzaro dello scorso 28 Maggio 2024.

Leggendo l’articolo e il relativo comunicato stampa, leggiamo che all’interno vi sono riportate delle problematiche importanti, che questo Sindacato ha espressamente esposto a tutte le autorità preposte già in data 24 Maggio 2024, e che subito ha prodotto i relativi controlli amministrativi dalle autorità competenti.

Questa O.S. ha scritto in nome, per conto e nell’interesse di alcune GPG presenti all’interno dello scalo aeroportuale di Reggio Calabria, Lamezia e Crotone dove si è venuti a conoscenza di gravi fatti che potrebbero compromettere la sicurezza degli scali aeroportuali.

In particolare, mi è stato segnalato dal personale GPG presente all’interno dello scalo aeroportuale di Reggio Calabria che, da quando opera la società “La Torpedine” costringe gli operatori, anche a causa della carenza di personale formato, a svolgere turni spezzati con tre rientri in una stessa giornata”.

Prosegue il Sindacato Nazionale Guardie Giurate.

“I lavoratori, quindi, vengono privati della possibilità, anche ridotta al minimo indispensabile, di organizzare le proprie esigenze personali e familiari. Inoltre, non vengono più assegnati i buoni pasto di cui prima regolarmente fruivano.

La società “La Torpedine”, che opera da sola e non in collaborazione con le altre società con le quali si è aggiudicata l’appalto, in quanto le ditte consorziate si sono rivelate prive dei requisiti per poter espletare servizi all’interno degli aeroporti calabresi, si è evidentemente trovata a corto di personale, anche a causa dell’incremento dei voli, anche internazionali, assicurato da una nuova compagnia aerea, per cui impiega personale senza decreto sia in stiva che nei varchi dei controlli.

Tali circostanze sono gravissime ed ENAC non può sicuramente autorizzare nessuno a lavorare in queste condizioni, lasciando il più delle volte la stiva con una unità o con lo staff scoperto per mancanza di personale.

Questo, oltre a comportare la evidente violazione delle rigide regole poste a base dell’attività da svolgere all’interno degli aeroporti, mina sicuramente la sicurezza dei controlli in un periodo di gravi crisi internazionali che non può passare inosservata e che comporta grave stress per le guardie giurate in servizio che subiscono tali imposizioni per coprire la criticità del personale neoformato o non formato che viene utilizzato.

Abbiamo richiesto immediata verifica presso lo scalo aeroportuale di Reggio Calabria al fine di interrompere tale illegale situazione che è anche lesiva della dignità delle guardie giurate in servizio”.