Aeroporto Tito Minniti, Siulp: ‘Grave carenza di organico alla Polaria’

"Per i passeggeri dei voli Extra Schengen tempi di attesa che toccano anche le due ore" le parole del segretario generale De Stefano

Aeroporto Tito Minniti 4

Quello che segue è il comunicato stampa a firma del Segretario Generale del Siulp di Reggio Calabria Giuseppe De Stefano riguardo alle criticità dell’Ufficio di Polizia di Frontiera Aerea all’aeroporto dello Stretto “Tito Minniti” di Reggio Calabria.

La Segreteria Provinciale del Siulp di Reggio Calabria ha sempre denunciato le gravi carenze degli organici e dei mezzi della Polizia di Stato, in tutti i Commissariati distaccati della provincia ed in tutte le articolazioni della Questura e delle specialità, con un’incessante opera di sensibilizzazione in sede dipartimentale, che fino ad oggi non ha ancora portato i risultati sperati.

L’Ufficio di Polizia di Frontiera Aerea di Reggio Calabria è uno dei settori particolarmente in sofferenza a causa di alcune criticità che generano gravi disagi agli operatori in servizio e potrebbero avere delle ricadute sulla loro stessa sicurezza. In premessa si evidenzia che l’organico di tale articolazione, meglio conosciuto come “Polaria”, ha subito negli anni una brusca contrazione tanto da essere attualmente ridotto davvero all’essenziale. Ed è chiaro che l’Amministrazione ha evitato di investire ulteriori risorse umane considerando che l’aeroporto di Reggio Calabria è stato per molto tempo interessato soltanto da due voli giornalieri, andata e ritorno, sulle tratte di Roma e Milano.

Com’è noto, nel corrente anno, la SACAL ha effettuato significativi investimenti per migliorare le strutture dell’aeroporto di Reggio Calabria, sono stati infatti finanziati ben nove interventi per la ristrutturazione e la messa in sicurezza, con una spesa complessiva, che grazie ai fondi FSC 2014-2020 ha quasi sfiorato i 30
milioni di euro, dedicata alle infrastrutture di volo ed all’introduzione di nuove procedure strumentali per l’atterraggio, per ridurre le limitazioni operative e migliorare il traffico aereo. Ed a seguito di tali lavori, l’aeroporto è stato interessato da altri voli nazionali, su Bologna, Torino e Venezia, ed internazionali
su Tirana, Marsiglia, Berlino, Brandeburgo, Manchester e Barcellona, i voli internazionali a loro volta si distinguono in voli Schengen ed Extra Schengen, e
questi ultimi esigono l’obbligo del controllo di Frontiera. Ed è in evidente contrasto con gli ingenti investimenti, con l’attenzione della politica e della cittadinanza reggina sull’aeroporto, il comportamento dell’Amministrazione locale della Pubblica Sicurezza che ad oggi non ha assolutamente inteso potenziare l’organico della Polaria attualmente ridotto all’essenziale.

Ed infatti la squadra in servizio per ogni turno è costituita da appena due operatori che oltre alla normale attività istituzionale, per la quale l’ufficio è preposto, devono eseguire obbligatoriamente anche i controlli documentali alla frontiera, confidando sempre, che tutto vada per il verso giusto, non riscontrando passeggeri irregolari. Ed in effetti i passeggeri dei voli internazionali Extra Schengen (per esempio dall’Albania) vanno incontro a tempi di attesa che toccano anche le due ore. Sempre sul punto se è vero che le postazioni predisposte per tali controlli sono soltanto due è anche vero che in tali frangenti non sono presenti altri operatori in tutto il resto della struttura generando pertanto gravi problemi di sicurezza.

In pochissimo tempo, l’aeroporto Tito Minniti, noto anche come aeroporto dello Stretto, ha moltiplicato il numero dei passeggeri, numero che è destinato a crescere anche in ragione della sua posizione strategica e dell’elevato bacino di utenza, con la conseguenza che in città è presente un flusso di turisti che non si riscontrava da qualche anno; in tale contesto l’aeroporto diventa la prima struttura della città ad essere attraversata da questi turisti o visitatori e nel contempo il personale della Polizia di Frontiera svolge anche una preziosa funzione di polizia prossimità. Ma nonostante la professionalità e la buona volontà dei colleghi in servizio, la Polizia di Stato, non fornisce sicuramente un’immagine positiva di se, impiegando soltanto due operatori a svolgere un’attività per la quale dovrebbero essere impiegate almeno 5 unità, in locali certamente insufficienti o comunque poco confortevoli.

Per tale motivo la Segreteria Provinciale del Siulp ha richiesto all’Amministrazione di rinforzare tale organico con un potenziamento di almeno 20 unità, sia per ridare decoro ad un settore che versa in uno stato di abbandono sia per consentire agli operatori di prestare servizio con una maggiore sicurezza. Purtroppo la carenza degli organici è molto diffusa in molti uffici di questo territorio, ed è certamente una problematica da affrontare con la razionalizzazione delle risorse ma anche con un incremento delle assunzioni nella Polizia di Stato, tuttavia in alcuni settori cardine come la Polaria non si può certamente derogare alla sicurezza degli operatori in servizio.