Ad Ecolandia performance d’autore con Nino Racco


Teatro, musica, spettacolo. Sabato 30 giugno, alle 20.30, il parco ludico ambientale Ecolandia ospiterà la performance artistica di Nino Racco, attore e cantastorie moderno tra i più apprezzati dello scenario calabrese. Un viaggio-racconto autobiografico attraverso le canzoni che hanno animato i suoi spettacoli dal Canto Brecht del 1983 all’ultima attuale versione di Ciao amore ciao.

Racco porterà in scena la canzone popolare e la canzone d’autore: da Pasolini (Che cosa sono le nuvole) a Modugno (U pisci spada) a Guccini (Primavera di Praga) a Gaber (Un’idea) all’immancabile Tenco. Ad intervallare i brani saranno i racconti, gli aneddoti, i ricordi e le poesie per rievocare i 35 anni di teatro dell’artista. Biografia Nato a Bovalino, Nino Racco si forma a Roma come attore di teatro negli anni ottanta.

Dopo le prime esperienze da autodidatta, il 1892 segna l’anno decisivo grazie all’incontro con Jerzy Grotowski e il Teatro delle Sorgenti. Realizza il suo primo spettacolo, attore unico in scena, nel 1983: Canto Brecht (Folk Studio, Roma).

I successivi anni romani lo vedono collaudare aree teatrali diverse: il teatro sperimentale e di ricerca da una parte, dall’altra un’esperienza varia di palcoscenico che va dalla commedia brillante al musical al teatro di prosa. Verso la fine degli anni ottanta decide di dedicarsi a una ricerca sempre più personale che lo condurrà alle radici della teatralità meridionale con la riscoperta in chiave moderna della tradizione del cantastorie cui seguirà il fortunato spettacolo: “Storia di Salvatore Giuliano” con quattrocento repliche in dieci anni.

Seguiranno altri spettacoli: La Baronessa di Carini (1998), La Leggenda di Cola Pesce (1999), ‘Ntricata Storia di Peppe Musolino (2001), Il mondo dei cantastorie (2003), Meridion – Cap. 1 Marcinelle (2008). Nel 1990 Nino Racco si dedica alla regia in ambito teatrale; con la direzione artistica a Roma del gruppo “Novanta Teatro Movimento” e in Calabria, dal 1994, del “Piccolo Teatro Umano” Attualmente il suo lavoro riguarda la possibilità di un rinnovamento della figura e della funzione dell’attore-cantastorie.

Questa ricerca si svolge sia a livello contenutistico e drammaturgico (la necessità per l’attore di scrivere testi puntuali e critici sulla realtà contemporanea) che a livello stilistico (una recitazione capace di rinnovare la comunicazione autentica e profonda).

È componente del teatro Proskenion dal 1996. Frutto di questa collaborazione è l’organizzazione dell’Università del Teatro Eurasiano diretta da Eugenio Barba (1995-2009) e lo spettacolo Pulcinella a Pezzi / Scenari della Commedia dell’Arte su testi di Ferdinando Taviani, Mirella Schino e Nicola Savarese.

Sempre in questa stagione è tra i fondatori di Linea Trasversale, gruppo internazionale di ricerca teatrale, con sessioni di lavoro e spettacoli in Brasile (Belo Horizonte, Università del Teatro), Scozia (Glasgow, Puppet and Mask Center), Stati Uniti (New York, Stella Adler Conservatory) e Danimarca (Holstebro, Odin Teatret).

Nel 2001 i primi riconoscimenti “per il recupero e il rinnovamento dell’arte cantastoriale”: Paladino d’Oro (Siracusa 2001), Premio Pippo Fava per il Teatro (Palazzolo Acreide 2001). Nel 2005 tournée negli Stati Uniti (Emory University Atlanta, Greensboro Theatre Convention, Memphis, Little Rock, Columbus/Georgia) organizzata dall’Accademia dell’Arte di Arezzo, con una conferenza-spettacolo e una versione “anglo-sicula” de La Baronessa di Carini.

Negli ultimi anni, parallelamente alle ricerche sul cantastorie e sulla maschera nella commedia dell’arte, Nino Racco ha prodotto diversi spettacoli all’insegna di un incontro/fusione dei generi. Fra i vari titoli: L’Amore muore (2000), spettacolo-denuncia sui sequestri di persona in Calabria Ciao amore ciao (2005), su Luigi Tenco e con Peppe Platani alle musiche Opera Aperta (2013), per Rocco Gatto ucciso dalla mafia a Gioiosa J. (RC) 1977 La Guerra di Prima (2015), nel centenario della Grande Guerra con V. Mercurio.