Accademia Calcio Archi: “La corretta alimentazione nel calcio giovanile”
All’incontro hanno partecipato famiglie di giovani calciatori, dirigenti e allenatori di diverse squadre di calcio e semplici cittadini
04 Aprile 2019 - 09:54 | redazione

Si è tenuto l’incontro informativo sull’educazione alimentare dei giovani calciatori nell’ambito dell’attività didattica appositamente studiata e sviluppata per rispondere alle diverse esigenze dei giovani calciatori, organizzata dall’Accademia Calcio Archi.
Questo l’intervento introduttivo del presidente Luciano Surace:
“L’approccio dei bambini al gioco del calcio rappresenta una fase della loro crescita molto sensibile e delicata. Per una maturazione psico-fisica armoniosa ed equilibrata è necessario che il giovane calciatore sia seguito in modo qualificato ed attento nel suo percorso calcistico ma anche umano.
Per sviluppare le proprie doti, il giovane calciatore, in ogni fase della crescita, necessita di proposte didattiche differenti, non solo nella tipologia di allenamenti ma anche nella tipologia di alimentazione, in virtù di una programmazione pluriennale per una crescita che gli permetta sia di coltivare e di migliorare le proprie doti tecniche, motorie e cognitive, sia ad arrivare ad essere un calciatore adulto e formato grazie ad un piano alimentare adeguato”.
Intervento anche di uno dei responsabili dell’associazione “stanza 101”, nonché padroni di casa, Giorgio Arconte che ha marcato il ruolo fondamentale della famiglia nella crescita sana del bambino in un’epoca in cui la corretta alimentazione è negativamente deviata dai ritmi troppo elevati imposti dalla quotidianità frenetica dei giorni nostri, sottraendo il piacere reciproco ai figli di stare a tavola con la mamma e il papà e vivere uno dei momenti più importanti della giornata in armonia della tavola che oltretutto rappresenta l’identità e come tale è punto d’incontro in virtù del fatto che la cucina rappresenta una forte tradizione tutta italiana che il mondo ci invidia tanto da provare ad imitarla, e proprio per questo va difesa e sostenuta.
Ha relazionato la dott.ssa Elisa Fiore, biologa nutrizionista, che ha trattato diversi argomenti ed è andata a sfatare alcuni luoghi comuni e a evidenziare gli errori più diffusi sul cibo, anche nella comunità calcistica:
È essenziale affiancare le famiglie e gli atleti e sostenere la diffusione di abitudini alimentari corrette e salutari, tenendo conto delle esigenze nutrizionali di bambini e ragazzi in funzione delle loro attività, dentro e fuori dal campo. Il pasto fondamentale è la colazione, soprattutto se la partita o l’allenamento sono nelle prime ore del pomeriggio.
Spesso frutta e verdura non sono gradite dal bambino ma non bisogna arrendersi. La ricerca dice che servono almeno una decina di tentativi prima che un bambino apprezzi il gusto di determinati alimenti. Per aiutarvi mettete in campo la fantasia: giocate con i colori per trasformare ogni spuntino in una sorpresa. Siate d’esempio: i bambini imitano il comportamento dei genitori.
Il mondo dello sport è pieno di «ricette miracolose» e credenze sbagliate, spesso dannose. Nei bambini e negli adolescenti l’alimentazione è cruciale per una corretta e armoniosa crescita del corpo. Non esistono alimenti miracolosi ma alcune regole da seguire. Non tutti sanno che secondo recenti studi scientifici i ragazzi che mangiano tanta frutta e verdura hanno migliori risultati scolastici di quelli che non ne consumano.
Quando si pensa all’alimentazione di un calciatore in erba bisogna tenere a mente che non esistono alimenti ideali che contengono tutto il necessario. La parola d’ordine perciò è variare!
Nei bambini e negli adolescenti la perdita di liquidi è molto rapida. Quando supera il 3-4% del peso corporeo, la prestazione cala e si corre il rischio del cosiddetto colpo di calore. È fondamentale non aspettare la sete ma reintegrare i liquidi al momento giusto, seguendo delle semplici regole.
