A Bova Marina ritorna il format ” Estate in piazza,Incontro con l’autore”


Venerdi 8 luglio, alle ore 21 presso la piazza del Municipio di Bova Marina si terrà a cura del Amministrazione Comunale, l’inaugurazione delle proposte culturali per l’ estate 2016, dal titolo “Incontro con l’autore, una storia un libro”.
Si comincia con la presentazione a cura della casa editrice Città del Sole del libro “A Prescindere” (anno2014, 147 pagine) del giornalista, decano della Gazzetta del Sud, Pino Toscano in arte “pitos”, l’autore converserà con il giornalista Franco Arcidiaco che è autore della prefazione al libro.
Scrive Pino Toscano nella nota introduttiva al suo libro: Ho deciso di pubblicare questi “graffi” nel tentativo di riassumere, sul filo dell’ironia, quasi quindici anni di vita reggina. Questo lavoro non ha la pretesa di dare giudizi. In giro ci sono già troppi giudici, e spesso sono peggiori degli imputati. M’interessa, invece, offrire uno spunto di riflessione sul rapporto tra politici e politica; e sui rimbalzi che gli uni e l’altra producono presso i cittadini.
In questo senso è evidente che, nel complesso, la politica si sia fatta sempre più piccola, a misura della classe dirigente, e che come tale sia stata percepita dalla comunità. Non c’è una morale in questo libro. Ognuno tragga la sua. Senza esagerare per non cadere ‐ persino a sua insaputa ‐ nella trappola del moralismo. Diceva Montanelli: “Nella mia vita ho conosciuto tanti mascalzoni che erano anche moralisti, ma non ho mai conosciuto un moralista che non fosse un mascalzone”. Replica, d’altro canto Arcidiaco ,nella prefazione al libro: i corsivi che Pitos ha voluto denominare “A prescindere”, in omaggio al grande Totò corrispondono perfettamente a questo stereotipo e costituiscono, per i lettori de “La Gazzetta del Sud”, una piacevolissima e sorprendente nota “anarchica” tra le colonne di un giornale che ha fatto dell’aplomb istituzionale il suo segno distintivo.
Nel libro troverete una ricca selezione di quelli che Pitos, con signorile minimalismo, ha voluto definire “graffi”; quindici anni di vita reggina e calabrese riassunti sul filo dell’ironia, dallo stile magistrale, colto e coinvolgente allo stesso tempo.