Flash mob a Gioia Tauro, Agostinelli: ‘La Calabria si stringe attorno al suo porto’

Il Presidente dell'autorità portuale è fiducioso, ma annuncia: "La battaglia è appena iniziata"

Presidente Andrea Agostinelli

Un mare di gente è arrivata, oggi, al porto di Gioia Tauro, per il flash mob indetto per lanciare un chiaro messaggio di opposizione alla direttiva europea 2023/959 ETS. Fra i protagonisti della giornata, che sta vedendo la partecipazione di tutta la società, dalla politica alle associazioni, dai lavoratori ai sindacati, c’è il Presidente dell’Autorità Portuale, Andrea Agostinelli.

Il porto di Gioia Tauro a rischio chiusura: Agostinelli spiega le cause

“La direttiva Ue – ha spiegato il Presidente ai microfoni di CityNow – prevede un sistema di tassazione per l’inquinamento prodotto dalle navi solo che nell’effetto pratico si favoriscono i porti extraeuropei che avranno una tassazione ridotta del 50% o addirittura non ne avranno alcuna. Questo cosa vuol dire, un effetto distorsivo ed elusivo per spostare i porti di transhipment nei luoghi in cui non vi è tassazione ed il rischio, molto alto, di chiusura per quello di Gioia Tauro”.

Agostinelli ha poi aggiunto:

“La battaglia è appena iniziata, ma la manifestazione di oggi mi rende fortemente orgoglioso perché tutta la Calabria si stringe intorno al suo porto. Dalle istituzioni politiche a livello apicale, alle forze imprenditoriali a quelle sociali e sindacali e a tutto l’associazionismo calabrese, oggi sono tutti qui”.

Secondo il presidente, comunque, le speranze dei calabresi non sono vane:

“Ieri c’è stato un passo avanti, a livello del Consiglio dei Ministri dell’ambiente in Lussemburgo, dove il problema di Gioia Tauro e degli altri porti europei che subiscono queste distorsioni è stato presentato sul tavolo. Da qui in avanti – ha concluso – bisogna insistere per arrivare al riesame di questa direttiva.

Noi, da più di un anno, abbiamo provato a sottoporre la questione con diverse sollecitazioni. Credo, comunque, ci sia ancora il tempo di modificare la direttiva. La problematica è sul tavolo e tutti sembrano averla compresa, politica nazionale ed europea”.