Calcio a 5 – Pol. Futura, Minnella: ‘Avevo una voglia enorme di ritornare’

Il suo gioco dinamico, atletico e spettacolare può divenire la variabile vincente della stagione


Simone Minnella è ritornato a “casa-base” Futura. E’ tornato, attratto dalle progettualità giallo-blu. Da una rosa molto competitiva e degli acquisti ruggenti come Honorio e Pizetta. Il suo gioco dinamico, atletico e spettacolare può divenire la variabile vincente della stagione. Per lui che, un anno e mezzo fa, salutò dopo aver ben figurato.
Ecco le sue impressioni:

“Sono felicissimo di tornare qui alla Polisportiva Futura Qui mi sento a casa.
Sono già stato un calcettista della Futura, due stagioni orsono: quando un atleta si trova bene in un posto, con una società, va tutto in maniera più fluida e naturale.
Conosco quasi tutti nella rosa, eccezion fatta per i nuovi acquisti che sto conoscendo in questi primi giorni di preparazione. Sono tutti ingaggi importanti.”

La nostra squadra?

“Penso sia il giusto “mix” tra esperienza e giovani prospetti. E’ significativo vedere in campo molti ragazzi del posto che hanno voglia di crescere ed imparare. Mi rivedo in me stesso in gioventù quando avevo la loro età. Penso che potremmo fare veramente un ottimo campionato.”

Cosa mi ha spinto a tornare?

“Il rapporto e l’amicizia con il vice-Presidente Filiberto Mallamaci. L’ambiente, il management, le ambizioni e l’ottimo rapporto che si era creato. Sono convinto di giocare per una piazza dove i rapporti umani sono in primo piano e sono la conseguenza naturale dei risultati in campo. Dopo Mantova, volevo ritornare vicino casa, essendo di Marina di Gioiosa Ionica”.

Gli obiettivi?

“Troppo facile dire vincere tutto le partite. E’ un campionato tosto, ci sarà tanto equilibrio, campi difficili. Servirà “testa”, tecnica e gambe. Oltretutto, è un campionato, la A2 Elite, di nuova formazione, dunque, tutto potrà succedere. Il Mister? Sono felice di ritrovarlo, con lui ho un ottimo rapporto. E’ cresciuto davvero tantissimo in questi anni.
Mi piace, del suo stare in panchina, la voglia di azzardare, sperimentare e ,migliorarsi sempre. Non è facile a questi livelli mandare in campo dei giovani, lui lo ha dimostrato sul campo, ed il rettangolo di gioco stesso gi ha dato ragione”.