Calabria, tre cartucce e un lumino funerario davanti alla porta del sindaco

Il messaggio lasciato a terra davanti alla porta del suo ufficio, su una striscia di cartone su cui era scritto 'Dimettiti da sindaco'

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È passato poco più d’un mese dall’elezione a sindaco di Romano Loielo nel piccolo comune di Nardodipace, poco più di 1000 anime nell’entroterra vibonese. In queste ore il sindaco ha denunciato al prefetto di Vibo Valentia di essere stato vittima di un’intimidazione: tre cartucce a pallettoni e un lumino sulla scritta “Dimettiti da sindaco” ritrovate davanti alla porta del suo ufficio.

Afferma Loielo:

“Il vile gesto intimidatorio perpetrato da ignoti nei miei confronti seppur non in grado di scalfire in minima misura la mia ferma determinazione a portare avanti il mandato conferitomi dagli elettori poco più di un mese fa nella massima legalità e nel precipuo intento di perseguire con ogni azione il pubblico benessere, deve essere interpretato come una grave offesa all’intera comunità che ho l’onore di rappresentare, una comunità che tenta disperatamente e con ogni mezzo di sopravvivere nonostante le opprimenti avversità geografiche, socio-culturali e, purtroppo, ambientali in grado di rendere ancora più difficile tale prospettiva”.

Prosegue Loielo:

“Non v’è ombra di dubbio che tale gesto non susciti in me alcuna forma di timore. In un primo momento avevo anche ritenuto di evitare clamori al fine di non dimostrare alcuna forma di debolezza agli occhi degli autori. Tuttavia, un riflessivo confronto col gruppo di maggioranza mi ha persuaso a rendere pubblica la vicenda ed a coinvolgere in una ferma presa di posizione tutte le autorità del territorio e, nei limiti del possibile, anche nazionali, per non lasciare spazio alla minima incertezza sul fatto che quanto accaduto possa in alcun modo riflettersi sulla mia attività politico-amministrativa, nonché su quella dell’apparato politico e tecnico dell’ente”.

Loielo ha inoltre informato il prefetto di Vibo che al più presto incontrerà e esporrà la vicenda alla cittadinanza in un consiglio comunale aperto.

(Fonte ANSA)