Reggina, adesso servono i fatti non i comunicati. Ricorso, pagamento e cessione
La credibilità ormai persa di un uomo rimasto solo al comando
02 Luglio 2023 - 09:25 | redazione
Ad oggi la Reggina è fuori dalla competizione. La Covisoc ha bocciato la domanda di iscrizione al prossimo campionato di serie B per l’ormai arcinoto mancato pagamento che la società avrebbe dovuto effettuare secondo quelli che sono i criteri imposti dagli organi federali, entro il 20 giugno. Non sono dello stesso avviso il patron Saladini e gli amministrativi della Reggina, per questo motivo si sta preparando con dovizia di particolari il ricorso che, lo ricordiamo, va presentato entro le ore 19 del 5 luglio.
Dopo i ripetuti solleciti partiti anche dalla nostra testata, sono arrivate alcune comunicazioni ufficiali, una riguardante il contenuto delle motivazioni che ha portato la Covisoc alla bocciatura, l’altra per spiegare ogni passaggio effettuato fino ad oggi e che si intende effettuare nell’immediato futuro. Ma il popolo amaranto ha perso fiducia nei confronti di un personaggio che, invece, aveva suscitato inizialmente entusiasmo e portato nuovo coinvolgimento. La sua credibilità si è di fatto azzerata per questo motivo le fredde divulgazioni rispetto agli intendimenti non fanno più presa. E quindi servono i fatti, quelli concreti, a partire dal pagamento immediato e senza attendere necessariamente l’ultimo giorno utile, il 12 luglio, anche per dare un segnale. Poi la cessione della società: diventa fondamentale arrivi il prima possibile, perchè a proposito di credibilità, è possibile (quasi certo) che l’attuale proprietà l’abbia persa anche all’interno dei palazzi del calcio ed in questo senso anche le istituzioni locali sono “invitate” a fare maggiori pressioni. E poi la necessità, ammesso che si riesca a superare l’ostacolo durissimo del Consiglio Federale, di avviare la nuova programmazione già abbondantemente in ritardo, con la nuova proprietà.