Morte Berlusconi, il ricordo dell’On. reggina Maria Tripodi: ‘Hai segnato la storia’

"Grazie per quello che mi hai insegnato, per tutti i bellissimi momenti insieme", le parole commosse di Maria Tripodi

Maria Tripodi Berlusconi

“Caro Presidente, sono passate le prime 24 ore e a me non sembra vero. La storia che mi lega a te, è la storia della mia vita. Nata con i pomeriggi su Canale 5, che il tuo genio per noi bimbi degli anni ‘80 aveva pensato bene di colorare di azzurro con i puffi. Azzurro un colore, un destino.

Che bello Presidente essere stata berlusconiana già dalle tue TV. Motore di spensieratezza per tante famiglie, compresa la mia, che avevano cinema e teatro disponibili magari a 50 Km di distanza. Quanta allegria portava dopo una giornata di lavoro quel “Torna a casa in tutta fretta c’è il Biscione che ti aspetta”.

Con Sandra e Raimondo, Mike, Lorella, Maurizio, Corrado, Raffaella e tutte le Star che hanno fatto la storia della Tv. Una Tv divertente, geniale e libera, anche dal canone. Una Tv che ogni anno sulle note di “Sorrisi is Magic”con il Suo Premio Internazionale mandava in onda dal Teatro Manzoni la grande kermesse con le guest star di Holliwood e Te in prima fila.

Che bello Presidente, essere rimasta affascinata dal tuo Milan stellare che alla mia Juve rifilava goal a raffica.

Che bello aver colto in te quel mattino del 94 a soli 12 anni, la speranza di un’Italia migliore, che volevi più libera e giusta. Orgogliosa e onesta, che non aveva nessun passato da nascondere, ma la forza di sperare e di credere. Che bello quel jingle entrato nelle orecchie mie e di milioni di italiani e che, non ci abbandonerà mai.

Che gioia averti dato il mio primo voto nella stratosferica vittoria del 2001. Che bello è stato realizzare il sogno di conoscerti nel 2006, insieme ad altri sconosciuti ragazzi che oggi sono un pezzo della mia vita,e che con me bloccarono via del Plebiscito con bandiere e cori per abbracciarti al ritorno dall’ultimo confronto con il Professore”.

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Maria Tripodi, già deputata e oggi sottosegretaria di Stato al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale del Governo Meloni, saluta commossa Silvio Berlusconi.

“Da quell’incancellabile 30 marzo, è stato sempre un crescendo di affetto e responsabilità, che con generosità mi hai donato e io ho cercato di ricambiarti con tutte le mie forze vestendo la maglia azzurra senza mai macchiarla.

Irripetibile l’esperienza del giovanile. Con amore ti confezionammo “in casa” quel “menomale che Silvio c’è”, colonna sonora del trionfo del 2008.

Sotto la tua guida ci siamo amalgamati tutti, in un Unicum dalle Alpi alla Sardegna. Tutti pazzi per te, per Silvio Il Grande. Ti abbiamo seguito ovunque ad ogni latitudine d’Italia e d’Europa. A Berlino nel ventennale della caduta del muro bucammo la zona rossa, tra i tedeschi strali del servizio di sicurezza.

A Roma tagliammo una Piazza San Giovanni gremita di 2 milioni di persone per stare sotto al palco. Grazie a te sono nati rapporti di amicizia senza fine, perché ci sentiamo tutti figli tuoi e di una storia senza pari”.

L’onorevole reggina, da un decennio all’interno di Forza Italia, ricorda con affetto il Cavaliere, scomparso ieri all’età di 86 anni a causa della leucemia.

“Quanti aneddoti potrei raccontare….. ci vorrebbe un’enciclopedia. Corse verso i comizi con Azzurra Libertà a palla, gomitate con la scorta per salutarti, strilli per tenere su lo striscione: “c’è solo un presidente”. E molto altro ancora.

Il Paese è in lutto nazionale, i tg da ieri ti tributano omaggi, i giornali di tutto il mondo ti dedicano fiumi di inchiostro. Le ambasciate hanno la fila di gente comune che ti vuole scrivere un ultimo pensiero. I detrattori pochi e piccoli sciacalli senza vergogna nella loro miseria umana.

Chi è berlusconiano dentro, si sente privato di un Leader, chi come me ti ha sinceramente voluto bene per metà della sua vita si sente privato di un Padre, un amico, un confidente e di una persona che pur tra le migliaia di cose da fare trovava sempre il tempo di preoccuparsi delle cose più piccole. La tua grandezza è tutta qui.

Grazie di tutto mio Caro Presidente. Grazie per quello che mi hai insegnato, per tutti i bellissimi momenti insieme, per la fiducia, per l’amicizia disinteressata. Grazie per avermi aperto le porte di casa, della Camera dei Deputati e della Farnesina. Grazie per avermi fatto credere in un’Italia migliore, quell’Italia che oggi ti piange indistintamente, perché Tu ne hai segnato la Storia”, conclude Maria Tripodi.

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