Rifiuti a Reggio, Ripepi: ‘Bugie e promesse infrante. Nulla di chiaro sulla gestione’
Ripepi ha presentato un'interrogazione urgente al Sindaco f.f. Brunetti "per capire come sarà gestito il servizio e, soprattutto, che fine faranno i lavoratori!”
16 Maggio 2023 - 15:23 | Comunicato
“Bugie, promesse infrante e tantissimi danni: questo il triste riassunto di otto anni di gestione rifiuti dell’Amministrazione più incapace di sempre che, per l’ennesima volta, soccombe miseramente rispetto alla gestione e alla pianificazione dell’ eterna emergenza rifiuti”.
A dichiararlo è il Presidente della Commissione di Controllo e Garanzia, Massimo Ripepi.
Gestione rifiuti a Reggio Calabria: Ripepi contro l’amministrazione
“Nonostante la super commissione che ha gestito questo bando, retribuita profumatamente con ben 30.000 Euro (10.000 euro a Commissario), il TAR ha sonoramente bocciato l’operato del Comune che vedrà la Teknoservice, assegnataria provvisoria, lasciare il servizio in favore di Ecologia Oggi. Situazione catastrofica ed ancora silente rispetto alla direzione da seguire; ho presentato un’interrogazione urgente a risposta scritta indirizzata al Sindaco f.f. Brunetti per capire come sarà gestito il servizio e, soprattutto, che fine faranno i lavoratori!”.
“Purtroppo, parliamo sempre della solita amministrazione sgangherata che non ne azzecca mai una e che, nonostante l’impiego dei tre super commissari, non è riuscita ad assegnare in maniera corretta il bando lasciando, da ben otto anni, la Città in uno stato di emergenza e precarietà che non ha precedenti nella storia. Tutti i reggini hanno potuto constatare sulla propria pelle e senza possibilità di reagire, la presenza di rifiuti e micro discariche dislocate in ogni lembo di territorio a fronte delle tasse più alte d’Italia.
Come potrà mai questo gruppo di amministratori scoordinati e incapaci, riuscire a gestire un importante servizio come quello dei rifiuti, fondamentale per la salubrità e la vivibilità dei cittadini e dell’intera Città?” – ha continuato il Consigliere Ripepi – “Purtroppo è ancora troppo fitta la cortina di fumo calata sulla vicenda e troppo poca la voglia di far chiarezza rispetto a come si intenderà gestire il servizio nonché il futuro dei lavoratori in essere allo stato attuale, soprattutto se consideriamo tutte le false promesse che Falcomatà & Co. avevano fatto in campagna elettorale, chiedendo il voto ai cittadini, rispetto all’internalizzazione del servizio nella società in house Castore: bugie ed incapacità che, sommate, producono una situazione di precarietà assoluta!
Peraltro, nonostante l’urgenza del delicato tema, la Commissione Ambiente, che avrebbe dovuto trattare prevalentemente l’emergenza rifiuti, ad oggi, non ha ancora preso in considerazione la sentenza del TAR e le relative conseguenze della stessa vista anche l’assenza di un Presidente dopo le dimissioni rese a novembre 2022 dalla Consigliera Iachino” , – ha rincarato Ripepi – “Si iniziano già a vedere rifiuti non raccolti che rendono l’aria irrespirabile e favoriscono la proliferazione di insetti e di ratti potenziali veicoli di infezioni, come pure, vista la stagione estiva in arrivo, aumento del pericolo di inalare sostanze tossiche e nocive sprigionate dall’appiccamento di incendi presso le discariche: una vera e propria possibile emergenza sanitaria che mette seriamente a rischio la salute pubblica.
Ma, come siamo oramai abituati a vedere, oltre al danno anche la beffa: i cittadini, non solo dovranno trovarsi ad affrontare un rischio sanitario, ma saranno costretti a pagare tributi altissimi per il servizio di igiene urbana che da otto anni è inesistente” – ha spiegato Ripepi.
“Non rimane pertanto che presentare un’interrogazione scritta al Sindaco f.f. Brunetti rispetto alle scelte politiche che l’amministrazione intende intraprendere, dopo la sentenza del Tar, sul tema dei rifiuti; nonché alle azioni future da porre in essere relativamente al personale impiegato ed alle future attività di gestione del servizio.” – ha continuato Ripepi – “Vista l’urgenza della questione chiederò celere risposta, in riscontro a quanto richiesto, entro e non oltre 20 giorni dalla presentazione dell’interrogazione”.