Reggio, Minicuci amaro: “Sfida da 1 milione di euro, Brunetti non ha mantenuto la promessa’

Il consigliere comunale, non raggiunto l'obiettivo, si rivolge ancora Brunetti... e punge Falcomatà: 'Bravo a tenere un piede in tre scarpe"

Minicuci

“La maggioranza pone sempre l’accento sulle difficoltà derivanti dall’avere le casse vuote. Io sono in grado di trovare dalle pieghe del bilancio 1 milione di euro in 60 giorni. Cosa chiedo al sindaco f.f. Brunetti in supporto? Nulla, solamente il personale a disposizione per poter lavorare su questa missione, che porterei avanti perchè andrebbe in favore delle casse comunali ma soprattutto di tutti i reggini. Non ho alcun dubbio sul fatto che riuscirei nell’intento, forse basterebbero anche meno di due mesi. Sono pronto a metterci la faccia davanti ai cittadini”.

Così, lo scorso luglio, Antonino Minicuci dai microfoni di CityNow stimolava l’amministrazione comunale, ponendo una ‘sfida’ utile alle casse di Palazzo San Giorgio. Nel giro di qualche settimana, era arrivata la risposta positiva del sindaco f.f. Brunetti, il quale aveva garantito a Minicuci che l’amministrazione comunale avrebbe fornito le risorse umane necessarie per poter preparare e presentare tutta la documentazione necessaria.

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A distanza di qualche mese, siamo tornati a chiedere al consigliere comunale e metropolitano della Lega novità circa la sfida lanciata all’ente comunale. Propositi e progetti che, purtroppo, sono rimasti tali.

“Lo scorso 15 luglio, in consiglio comunale, il capogruppo della Lega De Biasi aveva chiesto al dirigente del settore finanziario una serie di documenti, quali ad esempio l’elenco delle opere in conto capitale ferme da 3 anni, le motivazioni per le quali sono bloccate, i contenziosi e una serie di altri dati. A distanza di quasi 3 mesi però, non abbiamo ricevuto nulla“, rivela amaro Minicuci.

Il già candidato a sindaco per la coalizione di centrodestra si rivolge nuovamente al sindaco f.f.

‘Brunetti ha accettato la nostra sfida, ma il Comune non ci ha fornito nessun dato. Sono passati più di due mesi e mezzo, come è possibile che gli esponenti della maggioranza non abbiano alcuna autorevolezza nei confronti dei dirigenti dei vari settori? Ribadisco l’invito al sindaco f.f. di farci pervenire attraverso il settore preposto tutta la documentazione necessaria, altrimenti che Brunetti si rimangi la parola davanti ai cittadini.

Ho lanciato questa sfida con la volontà di reperire somme importanti per l’ente comunale, quindi volendo collaborare per il bene della comunità. Più che provare a offrire le mie competenze e stimolare l’amministrazione a fornire i dati e la documentazione richiesta, non posso fare. Purtroppo, ho le mani legate’, dichiara Minicuci.

A poco più di una settimana dall’esito delle elezioni politiche, con il crollo della Lega in Calabria e nel resto d’Italia, impossibile non chiedere una considerazione al consigliere comunale e metropolitano.

“C’è rammarico per il risultato ottenuto dalla Lega, temevo un calo di questa portata. La soddisfazione è legata ai quasi 100 parlamentari eletti, in questo senso è stata d’aiuto una scellerata legge elettorale voluta anni fa dal Pd per danneggiare il Movimento 5 Stelle.

Ha influito anche la scelta dei candidati e una poca presa sui territori calabresi, senza dimenticare i timori dell’elettorato del sud per l’autonomia differenziata richiesta dalla Lega. Abbiamo bisogno di parlamentari che sappiano battagliare in difesa della Calabria, altrimenti la nostra regione rimarrà sempre indietro”.

A livello locale, da diversi giorni sono scintille tra maggioranza e opposizione, con l’evento organizzato da Forza Italia pochi giorni fa che ha scatenato la reazione del Pd reggino.

Possibili ripercussioni e frizioni interne dopo il magro risultato raccolto alle urne ? Minicuci non ha dubbi, settimane difficili attendono l’ente comunale e metropolitano.

“Il Pd non ha voluto staccare la spina all’amministrazione dopo la sentenza del Processo Miramare, hanno privilegiato le poltrone e non ha avuto il coraggio di rompere. Il resto è tutto una triste e prevedibile conseguenza. Falcomatà è stato furbo a tenere un piede in tre scarpe, nominando due sindaci f.f. di altri partiti come Brunetti e Versace, i quali hanno prevedibilmente condotto una campagna elettorale ‘morbida’ per non osteggiare il Pd.

La situazione a Palazzo San Giorgio è tutt’altro che semplice, al rientro di Falcomatà la maggioranza perderà altre due pedine, dopo Mario Cardia anche Armando Neri saluterà mentre Saverio Anghelone riprenderà il suo posto, con Califano che dopo il subentro era passato alla maggioranza.

Le problematiche e i litigi, già in atto, esploderanno in modo fragoroso senza dimenticare i possibili sviluppi legati alla vicenda dei brogli elettorali. Dispiace dover assistere a tutto questo, i reggini sono fortemente danneggiati. La macchina amministrativa è ferma, come il rilancio di una città che ha tremendamente bisogno di correre e non stare immobile”.