Le sofferenze della Lega a Reggio: incarico da 20 mila euro per Capponi e Minasi ‘indigesta’

Possibili incroci, rumors, frizioni e sondaggi in calo. Le difficoltà del partito di Salvini in Calabria

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Elezioni politiche, una campagna elettorale breve, intensa e diversa dalle solite, si avvicina rapidamente alla conclusione. Complice il taglio di parlamentari previsto, entrare al Senato e alla Camera somiglia tremendamente ad un filo da imbucare nella cruna dell’ago.

Tra il plotone di candidati reggini e calabresi, per la Lega c’è anche il nome di Caterina Capponi, che correrà per entrare al Senato. Militante da anni nel partito di Salvini, docente scolastico, Caterina Capponi si era candidata anche alle ultime elezioni regionali, sempre per la Lega, raccogliendo poco più di 1000 voti.

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Felice di annunciare la mia candidatura al Senato. La mia è una scelta assunta con grande consapevolezza, tranquillità e, sembrerà strano a qualcuno, ma non a chi mi conosce, fatta col sorriso.

Vorrei accompagnare questo annuncio esprimendo gratitudine al nostro Presidente di partito Matteo Salvini e al Segretario Regionale Giacomo Saccomanno.

In ogni gesto, – dal mio essere dalla parte dei diritti delle donne, al mio impegno per lo sviluppo culturale sociale ed economico della nostra Calabria e del Paese intero – metterò tutta l’energia e la passione di cui sarò capace”.

Cosi, lo scorso 23 agosto Caterina Capponi annunciava sui social la soddisfazione per la candidatura alle elezioni politiche. Soddisfazione che nel giro di qualche giorno è raddoppiata.

Con una determina datata 29 agosto della Regione Calabria infatti, la candidata della Lega ha ricevuto un ‘incarico di responsabile amministrativo al 50% della commissione consiliare contro il fenomeno della ‘ndrangheta’, commissione presieduta dal consigliere della Lega Giuseppe Gelardi.

L’incarico, con decorrenza dal 1 settembre 2022 e durata di un anno (sino al 31 agosto 2023), prevede un trattamento economico pari a 20.386 euro complessivi. Evidenziato e premesso che si tratta di un incarico legittimo e a norma di legge, rimane un po’ di amaro in bocca per la questione etica, troppo spesso scavalcata con agilità in politica.

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Probabile infatti che non si sia trattato di un incarico figlio delle capacità e competenze amministrative di Caterina Capponi, ma un modo per ‘incentivare’ la campagna elettorale del Carroccio sul territorio, partito peraltro che i sondaggi danno (a livello locale e nazionale) in grande difficoltà, con il Movimento 5 Stelle che fiuta il sorpasso.

Dietro l’incarico offerto alla candidata della Lega, potrebbe esserci la regia dell’assessore regionale Tilde Minasi, come la Capponi candidata al Senato alle prossime politiche, con ben più consistenti possibilità di venire eletta.

In caso di elezione, rispetto a quanto deciso nel recente passato, Minasi salvo sorprese lascerà la giunta regionale per approdare al Senato. Decisione maturata soprattutto per due motivi: la precisa volontà del leader della Lega Matteo Salvini, e voci sempre più insistenti che riferiscono di un ‘crescente fastidio’ all’interno della giunta nei confronti di Tilde Minasi.

Alcuni esponenti (anche della stessa Lega…) a più riprese avrebbero chiesto a Roberto Occhiuto di sostituirla, complici rapporti deteriorati e continue frizioni. Problema che sarà agevolmente superato con la probabile elezione dell’assessore regionale al Senato, con Occhiuto chiamato a inserire un nuovo assessore all’interno della giunta.

Tornando a Caterina Capponi, a poco più di due settimane dall’appuntamento elettorale, una speranza e una certezza animano i sentimenti della docente scolastica di Melito Porto Salvo. La speranza è legata all’ipotesi di elezione, difficile analizzando nel dettaglio i possibili scenari. La certezza invece porta dritti a una bella e consistente ‘consolazione’, che la vedrà impegnata sino al 31 agosto del 2023…