Reggina: Emanuele Cicerelli parla di Inzaghi, la Curva Sud e Menez

"Jeremy manda al bar due difensori, ma per lui è normale"


Uno degli esterni fortemente voluti da mister Inzaghi. Emanuele Cicerelli fino al momento si è sempre fatto trovare pronto nel momento in cui è stato chiamato in causa. Una gran giocata in occasione del terzo gol contro il Palermo per la rete di Liotti e giocate di qualità. E’ intervenuto ai microfoni di Radio-Videotouring: “A Reggio Calabria mi sto trovando veramente bene, integrato subito, mi piace molto la città si vive bene. Poi sono all’interno di un gruppo favoloso e con un allenatore che ci coinvolge molto con le sue idee. Le parole che si spendono sull’importanza del gruppo le sentiamo spesso, poi sta all’intelligenza dei calciatori nel farsi trovare pronti. Qui ci crediamo davvero all’importanza del gruppo e ricordo che a Salerno nell’anno della promozione in serie A, non eravamo la squadra più forte, ma sicuramente quella più compatta”.

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L’entusiasmo dei tifosi, Menez e Inzaghi

“La società è stata brava a costruire tutto quello che vedete. Poi aggiungo le grandi capacità del tecnico Inzaghi, si è creato tanto entusiasmo. Sono rimasto molto colpito anche il giorno della presentazione della squadra al S. Agata e poi al Granillo con quel tifo straordinario si fa grande fatica anche a sentirsi tra noi giocatori in campo. Per un calciatore entrare in un ambiente così… Se non riesci a caricarti vuol dire che hai qualche problema. Menez è un campione. Su quella ripartenza 4 contro 1, credo sia stato tradito dal terreno di gioco, punta l’avversario fino a quando può per poi scaricare e mandare in porta un compagno. Sul gol cosa dire? Parliamo un calciatore che ha calcato palcoscenici prestigiosi, per lui è normale. Manda al bar due difensori e poi prende in controtempo il portiere. Inzaghi? Lo apprezzo molto, persona schietta, diretta. Molto attento ad ogni particolare. Prima della partita ci ha avvisato che aveva chiesto il cambio in panchina per stare più vicini ai tifosi e devo dire che questa è stata una grande intuizione”.