Reggina opaca, alla Ternana basta la magia di Partipilo: amaranto ko

Inzaghi nella ripresa inserisce diversi giocatori offensivi ma non basta per ottenere il pareggio. Il commento


Lontano molto più di 7 giorni l’esordio vittorioso sul campo della Spal. La Reggina vista sul campo della Ternana, specie nel primo tempo, è la brutta copia rispetto al netto successo ottenuto nella prima di campionato. Ai padroni di casa basta la magia di Partipilo, Inzaghi nella ripresa inserisce diversi giocatori offensivi ma non basta per ottenere il pareggio.

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Le scelte iniziali

Troppo convincente la prestazione di Ferrara per indurre Inzaghi ad apportare modifiche. I vari Di Chiara, Majer, Santander e Canotto devono accontentarsi della panchina, il tecnico amaranto conferma in toto l’undici schierato sette giorni fa sul campo della Spal. Menez falso nueve, ai suoi lati Ricci e Rivas. Liotti ancora mezz’ala con Fabbian e Crisetig a completare la mediana.

Lucarelli privo di Donnarumma, Ternana che rispetto al 4-3-3 della Reggina oppone un sistema di gioco simile. Davanti ai 4 difensori e ai 3 centrocampisti il riferimento offensivo è Favilli, con Palumbo e Partipilo alle spalle del centravanti ex Ascoli.

Dai blocchi di partenza escono meglio i padroni di casa, Reggina che ci mette qualche minuto ad entrare in partita. La prima occasione è per gli amaranto: azione sull’asse Menez-Fabbian al minuto 14, il giovane centrocampista da buona posizione si fa murare la conclusione dall’uscita di Iannarilli.

Al primo affondo la Ternana mette la freccia. Palumbo dalla sinistra pesca con un tracciante Partipilo, Giraudo è in ritardo, l’ex Virtus Francavilla si inventa un pregevole destro al volo che termina sul palo opposto e non lascia scampo a Colombi. Al 35′ la Ternana troverebbe il raddoppio (grazie anche alla papera di Colombi), Partipilo però è in posizione di off-side su cross dalla sinistra. E’ sempre la traccia Palumbo-Partitipilo la formula scelta dai padroni di casa, soluzione che troppo spesso è un rebus indecifrabile per la Reggina.

Si va negli spogliatoi con la Ternana davanti: la reazione della Reggina al gol subito è inconsistente, evidente il passo indietro rispetto al primo tempo visto con la Spal. Dal grigiore generale svetta (ma in negativo) Ricci, Menez si muove senza riuscire ad accendere la luce.

La ripresa inizia con una doppia sostituzione per la Reggina: prevedibile l’uscita dell’impalpabile Ricci, al suo posto Canotto, Camporese invece prende il posto di Cionek. Dopo 20 secondi Ternana subito pericolosa, deviata in angolo la conclusione di Agazzi, su cross basso arrivato dalla sinistra.

La Reggina risponde al minuto 57: al termine di un’azione confusa Pierozzi prova a rendersi pericoloso di sinistro, tiro a lato. Inzaghi decide di aumentare il peso offensivo e cambia di abito la sua Reggina: Cicerelli subentra a Liotti, amaranto con un 4-4-2 a trazione anteriore, l’ultimo entrato e Canotto dalla fasce supportano la coppia di punte atipica composta da Menez e Rivas.

Ternana che non rinuncia ad attaccare, umbri a caccia del raddoppio e vicini al bersaglio con Palumbo al 65′, rasoiata mancina che si perde sul fondo. Menez si intestardisce in giocate solitarie che producono soltanto fumo, Reggina che difetta di idee e peso offensivo. Inzaghi intuisce quali sono le difficoltà e al minuto 69 inserisce Gori al posto di Menez. Con il passare dei minuti, la Ternana si accontenta del gol di vantaggio e si arrocca nella propria metà campo.

Canotto al minuto 77 servito da Pierozzi perde l’attimo  per concludere, complice il muro eretto dalla formazione di Lucarelli. A dieci minuti dal termine Inzaghi si gioca la carta Santander, esce Giraudo per una Reggina che saluta ogni equilibrio e si getta all’assalto del pareggio con il doppio centravanti. Per la Reggina nel finale è prevedibile festival del cross con Cicerelli spesso protagonista, pericoloso Fabbian al minuto 85 su sponda di Rivas ma Iannarilli è attento.

Ternana che si riaffaccia nella metà campo della Reggina e va vicina al raddoppio, deviata in angolo la conclusione di Sorensen. Il recupero diventa un’odissea infinita (lungo stop per l’infortunio subito da Bogdan), si supera il minuto 100, al rientro dopo quello che è un secondo intervallo emozioni in coda. Prima la Reggina sfiora il pareggio con Gori (decisivo Iannarilli d’istinto) e Canotto, sul cambio di fronte Colombi dice no alla conclusione ravvicinata di Ferrante.

Amaranto che attaccano a testa bassa e con l’uomo in più, la clessidra però si svuota e arriva il triplice fischio. Reggina ko, la reazione scomposta e fisica degli ultimi minuti non è sufficiente per tornare da Terni con fieno in cascina. Dopo le prime due gare in esterna, la formazione di Inzaghi la prossima settimana riabbraccerà il Granillo: appuntamento per domenica 28 agosto alle 15, ospite il Sudtirol.