Reggina: come sarà il mercato di gennaio? Taibi ha dato delle indicazioni

Le strategie dipenderanno molto da quella che sarà la posizione in classifica a fine anno. Tutto può cambiare sulle entrate


A bocce ferme si fanno spesso i primi bilanci, seppur la stagione per ora ha visto disputarsi solo dodici partite. Al momento sufficienti per confermare che siamo dentro il campionato più difficile degli ultimi anni e questa volta non è assolutamente un modo di dire. Almeno otto squadre lotteranno quasi alla pari per contendersi i primi due posti, quindi promozione diretta, per le altre sarà dura battaglia per la terza poltrona.

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La Reggina, come ci ha tenuto a ribadire il giornalista di Sky Sport ed espertissimo di serie B Daniele Barone, “ha un organico importante e nella griglia iniziale è stata parecchio sottovalutata dagli addetti ai lavori“. E’ ancora presto per dirlo, ma sembra che i fatti gli stiano dando ragione. Tra un mese e mezzo si tornerà nuovamente sul mercato, la classica finestra invernale per mettere a posto quello che secondo le società ed i tecnici non sia andato per il verso giusto o solo per sistemare qualcosa. Per alcuni, infatti, è mercato di riparazione, per altri rivoluzione.

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E la Reggina come agirà? Ci sono ancora otto partite da giocare da adesso e fino alla fine del 2021, molto dipenderà dalla posizione che la squadra amaranto andrà ad occupare in quel momento. Oggi, con il terzo posto in classifica, tutto lascia pensare ad un organico solo da sistemare ed è stato lo stesso Taibi negli ultimi giorni, sollecitato sull’argomento a dichiarare: “Vedremo dove saremo a fine anno, adesso mi sento di dire che la priorità è portare l’organico a 25 calciatori, mandando da qualche altra parte quelli che stanno giocando poco o nulla”. Sul discorso entrate lo stesso dirigente ha parlato di massimo due ingressi. Lo spessore di questi ultimi, lo ribadiamo, sarà la posizione in classifica a stabilirlo, perchè se dopo questo ciclo di partite la Reggina si troverà ancora nella parte altissima della graduatoria, è assai probabile che gli interventi in entrata non saranno di assestamento ma per fare ulteriormente la differenza.