UniRc, a tu per tu con l’ingegnere Ilaria Magotti: un’eccellenza reggina a Milano
Le considerazioni di chi formandosi a Reggio Calabria ha l'auspicio, con la consapevolezza di dover spendere altrove le competenze, il nostro territorio possa offrire maggiori possibilità lavorative
21 Ottobre 2021 - 15:58 | di Domenico Suraci
CityNow a margine del “Premio Nazionale Biesse Eccellenze del Territorio 2021” ha intervistato l’ingegnere Ilaria Magotti. Una donna formatasi all’interno del prestigioso Ateneo di Reggio Calabria. L’Università Mediterranea ha ancora una volta fatto centro. La formazione accademica della Magotti è oggi spesa presso la direzione Investimenti di Rete Ferroviaria Italiana con il ruolo di Project Engineer Assistant.
Ingegnere Magotti, le è stato insignito un premio prestigioso insieme ad altre eccellenze reggine. Una soddisfazione enorme per lei e per l’Università dove si è formata, quali le sue considerazioni in merito?
Ricevere il “Premio Nazionale Biesse Eccellenze del Territorio 2021” è stato per me un enorme privilegio.
Vedere il mio nome affiancato a quelli degli altri ben più noti ed illustri premiati mi ha riempito il cuore di orgoglio e di gratitudine, non è di certo un’esperienza che capita tutti i giorni! Ammiro le loro carriere e spero che il futuro mi riservi altre simili soddisfazioni.
Le parole spese dal Signor Questore Megale e dal Colonnello Guerrini sono state inaspettate e mi hanno profondamente emozionata, sono loro molto grata. Traspare la loro generosità e nobiltà d’animo, che mi ha confermato che alla base delle loro autorità istituzionali giace una grande umanità, che è un valore raro e prezioso. Dovremmo tutti, in quanto reggini, essere orgogliosi di avere delle personalità di così grande spessore morale al servizio della nostra comunità.
Mi auguro che il riconoscimento che mi è stato attribuito possa rappresentare un messaggio di speranza per tutti i giovani che, come me, hanno abbandonato, per necessità o per ambizione, la loro città natale: sentirsi gratificati dalla propria terra e nella propria terra è un’emozione che riscalda il cuore e intensifica e rafforza il nostro legame con le nostre origini.
Quali le sue attività svolte presso RFI a Milano?
Attualmente ricopro il ruolo di Project Engineer Assistant nella Direzione Investimenti di Rete Ferroviaria Italiana, ossia la struttura che presidia la progettazione e la realizzazione dei Progetti di Investimento per lo sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria e delle sue dotazioni tecnologiche. In particolare, il mio team si occupa, sulla base di quanto previsto dalle leggi e dalle disposizioni vigenti, di assicurare il rispetto dei tempi e dei costi prefissati nello sviluppo delle attività progettuali.
Come secondo lei, la nostra città ed in generale il territorio potrebbe accogliere i laureati dell’Università Mediterranea, creando un tessuto economico e sociale tale da giustificare l’importante mole di competenze acquisite a Reggio Calabria?
Questa è una domanda complessa. L’Università Mediterranea è senza dubbio un polo di eccellenza, un Ateneo dai piccoli numeri, ma dai grandi risultati. Il Dipartimento DIIES, in particolare, presso cui ho condotto tutti i miei studi universitari, offre una formazione di altissimo livello e assolutamente competitiva su tutto il panorama nazionale. Lo testimonia anche il tasso di occupazione dei giovani laureati in Ingegneria dell’Informazione, che sfiora il 97% e rasenta il 100% per i laureati magistrali. E’ un peccato che queste competenze vengano spese fuori dal nostro territorio.
Le cause di questo fenomeno sono di varia natura e abbracciano svariati ambiti, che esulano dal nostro contesto cittadino, regionale e territoriale. Sono certa, però, che ciascuno di noi, indipendentemente dalla sua provenienza e dal ruolo che riveste all’interno della società, possa fornire un contributo per cambiare e migliorare il contesto in cui vive e che, quindi, debba sentirsene più o meno responsabile.
La nostra città ha tante realtà eccellenti: conoscerle e valorizzarle potrebbe essere un primo passo per il suo rilancio.
Un pensiero sulla città e sul suo trascorso accademico.
Sono molto legata alla mia città e mi addolora constatare che versi in condizioni tutt’altro che fiorenti. Nutro comunque una forte speranza che tutto possa migliorare, alimentata dalla consapevolezza di quanto sia buono e valido ciò che ha da offrire.
Gli anni universitari sono indubbiamente quelli che hanno dato forma alle mie ambizioni e alla mia personalità. Ho vissuto molto intensamente l’ambiente accademico, grazie all’associazionismo e alle innumerevoli attività extra-didattiche, che hanno impreziosito il mio percorso. Sono grata al mio Dipartimento e a tutto il mio Ateneo per avermi fornito i mezzi per affacciarmi al mondo con coraggio e determinazione, senza temere alcun confronto, ma con radici forti e ben salde nel mio cuore. Nutro una profonda stima e un sincero affetto verso tutti i Docenti che ho avuto la fortuna di incontrare: sono loro la fonte di ispirazione più vicina agli studenti.