Un ‘nuovo’ centrodestra dopo le regionali: Cannizzaro gongola, Lega al bivio
I vincitori e i vinti del centrodestra dopo le elezioni regionali
07 Ottobre 2021 - 11:56 | di Pasquale Romano
Valanga azzurra sulla Calabria. Le elezioni regionali hanno espresso un dato su tutti: è Forza Italia il partito che esce vittorioso dalle urne, soprattutto nella circoscrizione Sud. Rispetto alle altre due circoscrizioni infatti, il partito di Berlusconi nel collegio reggino ottiene 4 punti percentuali in più rispetto al nord e ben 7 punti in più rispetto al centro.
Cannizzaro sul trono
Ha parecchi motivi per gongolare Francesco Cannizzaro, deus ex machina che ha allestito nella Circoscrizione Sud una lista schiacciasassi, capace di raggranellare il 21% e dare 7 lunghezze al Partito Democratico. Merito della lotta a 3 all’ultimo voto tra Arruzzolo, Mattiani e Giannetta, capaci di raccogliere in tutto quasi 35 mila preferenze. A spuntarla il consigliere uscente Arruzzolo (sostenuto con forza da Cannizzaro) e Giuseppe Mattiani, costretto a cedere il passo invece Giannetta. Se si aggiunge a Forza Italia il dato della lista Forza Azzurri, a forte trazione Berlusconiana, il totale arriva 29%, percentuale clamorosa e difficilmente pronosticabile alla vigilia della tornata elettorale.
Analizzando i dati della Circoscrizione Sud di Forza Italia e Pd, sorprende notare come il candidato più votato sia Arruzzolo con 4296 preferenze, di circa 50 lunghezze davanti a Nicola Irto, e sorprende anche il boom di 8.272 voti (di cui 3.336 a Reggio Calabria) per Patrizia Crea, evidentemente l’abbinata con Arruzzolo ha funzionato alla perfezione.
Discorso agli antipodi invece per il Pd, che dalle quote rosa non ha ottenuto i risultati sperati: il gap con le donne di Forza Italia è di quasi diecimila voti, scarto simile a una voragine. Scelte coraggiose da parte di Cannizzaro (considerato che nessuno dei candidati era reggino doc) ma che hanno pienamente ripagato.
Buono il risultato anche della lista costola di Forza Italia, vale a dire Forza Azzurri, che ottiene l’8% in Calabria e quasi il 9% nella circoscrizione Sud. Sfiora i 7 mila voti Crinò guadagnandosi la riconferma, Zavettieri tocca le 5 mila preferenze ma per la seconda volta deve abbandonare i sogni di gloria. La delusione della lista è relativa al risultato di Raffaele Sainato, che si ferma a 4.486 voti e a Locri viene doppiato dal sindaco Giuseppe Calabrese, candidato con Fratelli d’Italia.
Proprio il partito di Giorgia Meloni scavalca la Lega e guadagna una posizione nella coalizione di centrodestra. Fratelli d’Italia tiene bene nella circoscrizione Sud, dove sfiora il 10%. Il lavoro del commissario provinciale Denis Nesci, da tempo concentrato sulla riorganizzazione territoriale del partito, ha portato all’allestimento di una lista competitiva. Avvincente il testa a testa tra il consigliere uscente Giuseppe Neri e Giovanni Calabrese, duello vinto da Neri che torna cosi a Palazzo Campanella. Soddisfazione doppia per Neri, considerato che è l’unico reggino eletto per la coalizione di centrodestra.
Distanze ridotte anche nella sfida tra quote rosa, che ha visto primeggiare Monica Falcomatà su Giovanna Cusumano. Il dato complessivo delle due in ogni caso, di circa 5 mila preferenze, è ben al di sotto delle aspettative. Marziale si ferma a quota 2.351 voti, non pervenuto invece Antonino Muratori, sotto le 400 preferenze.
Se Forza Italia può esibire un sorriso smagliante e il partito di Fratelli d’Italia può dirsi moderatamente soddisfatto, la Lega è al bivio. Il partito di Salvini si ferma all’8%, il dato deludente racconta di una crisi che parte da lontano. Nessun “effetto Salvini” nonostante le numerose visite del leader della Lega in Calabria, che forse a questo punto potrebbero aver suscitato l’effetto contrario. Se la popolarità di Salvini infatti era ai quasi ai massimi storici in occasione delle precedenti regionali, lo stesso non può certo dirsi adesso, non a caso i voti di lista al partito in Calabria sono notevolmente calati.
La sconfitta interna alla Lega è tutta del presidente f.f. Spirlì. Assieme al sindaco di Taurianova Roy Biasi, Spirlì aveva riposto tutte le proprie fiches sul candidato Stefano Princi, con la (quasi) certezza di portarlo a Palazzo Campanella. Così invece non è stato, a spuntarla è stato Giuseppe Gelardi, ad un passo dalle 5 mila preferenze. Non si tratta di un semplice testa a testa, dietro invece si cela il futuro del partito sul territorio.
La Lega infatti appare separata in due anime, la vittoria di Gelardi potrebbe portare ad una sorta di ‘rinnovamento 2.0’ con possibili ripercussioni future, anche sulla ‘poltrona automatica’ di Spirlì quale vicepresidente della Regione Calabria. L’unico mezzo sorriso, l’aver mantenuto ugualmente la quota di 4 consiglieri regionali rispetto alla scorsa legislatura, nonostante un calo vistoso di consensi.
Sorpresa Coraggio Italia. La nuova creatura politica di Giovanni Toti strappa un buon 6.47% nella Circoscrizione Sud ed elegge il giovane Salvatore Cirill0, che con 3.247 voti sopravanza Serena Anghelone (sorella del consigliere comunale Saverio), fermatasi ad un soffio dalle 3 mila preferenze. Un successo per il deputato Maurizio D’Ettore, che con l’elezione di Cirillo ha vinto la propria scommessa.