Regionali, Klaus Davi: ‘Il mio 5% a Reggio Calabria è stato un miracolo’

"Peccato che la 'Ndrangheta e alcuni settori delle istituzioni abbiano remato contro di me"

Klaus Davi

«A Reggio Calabria ho lottato solo contro tutti e ho portato a casa 5000 voti con il 5%. Ciononostante, in una notte, Prefettura e Commissione Elettorale hanno decretato che per 60 voti ero fuori. ‘You are fired!’, avrebbe detto Trump. Lo stesso Klaus Davi che è stato cacciato dalla cattedrale di Reggio nell’agosto scorso perché la figlia di un criminale si era lamentata, fuorviando gli agenti della Polizia di Stato con dichiarazioni per le quali è stata denunciata dal sottoscritto per procurato allarme.

Guardando agli esiti delle Regionali, soprattutto relativamente a quanto hanno ottenuto le civiche, penso di aver fatto un vero miracolo. Perché è vero che su scala regionale gli equilibri cambiano completamente, ma è anche vero che Reggio Calabria è una città complessa dove abbiamo ottenuto un riscontro davvero incredibile e ancor più significativo osservando i dati di oggi».

Lo ha dichiarato il giornalista e massmediologo Klaus Davi. «Peccato che la ‘Ndrangheta e alcuni settori delle istituzioni – continua Davi – abbiano remato contro di me. La ‘Ndrangheta in particolare nel quartiere Archi, dove i voti sono stati manipolati alla luce del sole, cosa che abbiamo denunciato a urne aperte. Settori delle istituzioni perché, ignorando le nostre denunce, hanno di fatto legittimato elezioni farlocche e manipolate in circostanze sinistre.

Concludo dicendo che, se veramente “Castorina ha orchestrato tutto da solo ad Archi e non solo”, si smentiranno indagini e dichiarazioni raccolte in numerosi processi, tra cui “‘Ndrangheta stragista” (segnatamente interrogatorio a Consolato Villani di Giuseppe Lombardo), per non parlare di “Gotha” sul potere delle cosche De Stefano, Tegano, Condello e Molinetti in quelle zone. Questi ultimi – i Molinetti – molto influenti nei seggi dove sono stati operati i brogli», ha concluso Davi.