Condanna Lucano, Spirlì: ‘La Calabria non sentirà la sua mancanza’

Il presidente facente funzioni commenta la sentenza per l'ex sindaco di Riace: "La Rai ha buttato milioni"

Presidente Nino Spirli Inaugurazione Waterfront Reggio Calabria

Il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì ha commentato la recente notizia della condanna, nel processo Xenja, di Mimmo Lucano.

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Nino Spirlì Sulla condanna a Lucano

Il possibile vice presidente del prossimo governo regionale, che sarà eletto nella tornata del 3 e 4 ottobre in Calabria, non si è tirato indietro dal commentare la sentenza emessa oggi dal Tribunale di Locri nei confronti dell’ex sindaco di Riace.

“Lucano è capolista in tutte e tre le circoscrizioni calabresi a sostegno di quel De Magistris che cerca di dare lezioni di etica e morale, scegliendo come compagno di viaggio un truffatore, componente di un’associazione a delinquere e favoreggiatore dell’immigrazione clandestina. Lo dicono i giudici e, dunque, non è un pettegolezzo da cortile”.

La condanna a più di 13 anni ha fatto non poco discutere, nelle ultime ore, tanto da far intervenire esponenti di ogni fazione nel dibattito.

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“La Calabria non sentirà la mancanza del condannato Lucano e non ne patira’ l’assenza dalla gestione della cosa pubblica. È anzi doveroso – aggiunge Spirlì – che l’uomo che per anni e’ stato il beniamino di tutto il Pd e di tutta la sinistra sinistra, e per il quale la Rai, sempre di sinistra, aveva addirittura prodotto, a suon di milioni di euro, una fiction inutile la quale, ora piu’ che mai, sarà materiale da buttare nel cesso, si ritiri immediatamente dalla contesa elettorale”.

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Il commento di Salvini

“Altro che dare la caccia agli omosessuali nella Lega, la sinistra in Calabria candida condannati a 13 anni di carcere!”.

Ha detto, invece, il leader della Lega Matteo Salvini commentando la condanna a Mimmo Lucano con un riferimento, niente affatto velato, al caso Morisi che, ormai da giorni, infiamma la cronaca nazionale.